CRONOLOGIA DEGLI INCENDI PRINICIPALI IN ITALIA E SPAGNA DAL PRIMO GIUGNO AL 31 AGOSTO 2012
L’elenco è stato compilato sulla base degli articoli pubblicati su giornali italiani e spagnoli. Alcuni incendi potrebbero non essere stati indicati. In tal caso si prega di segnalarceli.
1 giugno 2012 Un incendio brucia 670 hectáreas di bosco a Benagéber, Comunità Valenciana.
14 giugno 2012 Bruciano 1350 ettari nella zona di Lloc Nou de Sant Jeroni (Valencia). 350 abitanti dei comuni interessati dalle fiamme vengono evacuati. Un altro grosso incendio brucia 640 ettari nella zona di Alt Penedès (Barcellona).
15 giugno 2012 Tarragona, 110 ettari in fumo a Pinell de Brai. Allarme per il fatto che l’area incendiata è ancora piena di residuati bellici della Battaglia dell’Ebro (guerra civile spagnola) ancora inesplosi.
19 giugno 2012 Cento persone evacuate nella zona di Torreguadiaro, (Cadice), per un grosso incendio.
22 giugno 2012 Palermo, fiamme nella riserva naturale Grotta Molara. In Sicilia va a fuoco anche la riserva di Capo Gallo. Intanto la criminalità organizzata incendia decine di ettari di oliveti e campi di grano in Sicilia, Puglia e Campania. Si trattava di campi confiscati alla mafia e coltivati dalle cooperative di Libera.
24 giugno 2012 Oltre 50 ettari di pineta distrutta vicino Taranto (Puglia), lungo il mare. Decine di bagnanti fuggono terrorizzati e un treno viene evacuato. Il giorno dopo va
in fumo parte del parco dell’ Alta Murgia, sempre in Puglia.
27 giugno 2012 300 ettari vanno in fumo a Punta Penna, vicino Vasto, in Abruzzo.
28 giugno 2012 Un enorme incendio colpisce la Comunità Valenciana, originandosi dalla zona di Cortes de Pallàs. Le fiamme, che avanzano fino al 7 luglio, mandano in fumo oltre 50 mila ettari. Si tratta di uno degli incendi più grandi vissutiin Spagna negli ultimi decenni. Oltre duemila persone evacuate, 1 morto, 22 paesi abbandonati, decine di feriti. Le prime fiamme si originano nelle località di Cortes de Pallas e di Andillas. Valencia viene invasa da una nube di cenere creando seri problemi di respirazione. Il 2 luglio durante le operazioni di spegnimento muore un elicotterista. Sale in Spagna la denuncia degli addetti allo spegnimento incendi: quest’anno meno personale, meno mezzi, meno prevenzione, per i tagli conseguenti alla crisi.
4 luglio 2012 Incendio a Gravina, in Puglia. Distrutti in 4 giorni 500 ettari di bosco.
8 luglio 2012 Lungo la superstrada Orte-Viterbo bruciano oltre 60 ettari di bosco. Strada chiusa per 5 ore. Grande incendio sul Monte Amiata.
11 luglio 2012 Incendio forestale nella zona di Vilaverd (Tarragona). Bruciano 30 ettari di bosco. 36 ettari in fumo a Gata de Gorgos (Alicante)
12 luglio 2012 300 ettari in fumo nella località El Vellón, ai piedi della Sierra Norte, a quaranta chilometri da Madrid.
14 luglio 2012 Oltre 200 roghi in Sicilia, dove una nuova ondata di calore fa registare picchi di 43 gradi. Il Monte Cuccio sopra Palermo brucia.
15 luglio 2012 Bruciano le isole Canarie. Gli incendi al sud dell’isola di Tenerife e nell’isola de La Palma bruciano quasi tremila ettari di bosco e obbligano circa 2 mila persone a lasciare le proprie case. Viene colpito anche il Parque Nacional del Teide. Sardegna, cinque persone ustionate e circa 800 turisti evacuati da villaggi e alberghi a San Teodoro per estesi incendi
17 luglio 2012 In fiamme 50 ettari a Vieste (Puglia).
18 luglio 2012 Lazio, brucia la riserva naturale del Lago di Vico. 60 ettari in fumo.
19 luglio 2012 Un enorme incendio divampa sulle montagne fra Spoleto, Terni ed Acquasparta. Almeno 600 ettari di bosco in fumo. Chiusa per giorni la via Flaminia.
20 luglio 2012 Salento (Puglia), almeno 20 ettari di macchia mediterranea in fumo. Brucia la Toscana, con decine di roghi.
Intanto in Galizia bruciano 200 ettari nella zona di Oimbra, e in Catalogna oltre 400 ettari vanno in fumo.
22 luglio 2012 Enorme incendio si sviluppa nella comarca di Alt Empordà, nella provincia di Girona, in Catalogna. Durerà fino al 30 luglio, dopo aver incenerito oltre 13 mila ettari. Due persone muoiono, migliaia di animali da allevamento sono arsi vivi, e vengono danneggiategravemente decine di case. L’incendio inizia il suo percorso nella località La Jonquera, al confine con la Francia, e si sposta con una velocità impressionante lasciando poco tempo per salvarsi. Il fumo arriva fino a Barcellona. Probabilmente una sigaretta buttata in un parcheggio all’origine del disastro.
22 luglio 2012 Un enorme incendio si sviluppa sul Monte Pollino (fra Calabria e Basilicata), dove vanno in fumo mille ettari di bosco nel Parco Nazionale, fra cui i rari e antichissimi pini loricati. Intanto in Sicilia, vengono colpite altre due importanti aree protette, il Parco dell’Etna e il Parco fluviale del fiume Alcantara. Gli incendi distruggono centinaia di ettari di bosco in aree di alto pregio naturalistico.
23 luglio 2012 Un nuovo incendio nella zona dell’Alt Empordà. Circa 50 automobili restano intrappolate sulla statale N-260 in mezzo al fumo e alle fiamme e fuggono per la boscaglia scendendo pareti rocciose e zone impervie cercando rifugio verso il mare, arrivando al porticciolo del piccolo centro di Portbou. Una ragazza di 15 anni e suo padre, di circa 60, francesi, muoiono cadendo nella fuga. Molti altri restano feriti, alcuni anche gravemente. Incendio anche a Caceres, nella località Las Hurdes.
25 luglio 2012 Liguria, otre 100 ettari in fumo, estrema difficoltà di spegnimento per il forte vento.
29 luglio 2012 115 ettari in fumo in Toscana.
30 luglio 2012 Roma, grande incendio a Monte Mario, la collina più alta della città, situata a poca distanza dal centro, che viene invaso dal fumo. Ancora roghi in tutta la penisola. Dall’inizio dell’estate, 19 mila ettari in fumo, il 165% in più rispetto al 2011. Nei giorni successivi nuovi roghi interessano Monte Mario e altre aree verdi di Roma, ma è mezza Italia a bruciare.
31 luglio 2012 Grande incendio nei pressi di Fiano Romano, lungo l’autostrada A1 Milano – Napoli. Alcuni automobilisti, presi dal panico per il fumo che invade la carreggiata, abbandonano le loro auto e fuggono per i campi.
1 agosto 2012 Settimo giorno di incendio nella discarica di Bellolampo a Palermo. La nube tossica che si sprigiona invade la città. Allarme diossina. L’incendio resterà attivo per molti giorni, creando per la zona di Palermo un disastro ambientale.
3 agosto 2012 Incendio nel Parque Natural del Alto Tajo, nella provincia de Guadalajara. Bruciano oltre 1500 ettari di bosco.
4 agosto 2012 Roghi in mezza Sicilia, muore un operaio forestale nella zona di Castronovo di Sicilia mentre partecipava allo spegnimento. Nel Trapanese, case e villaggi turistici sgomberati, gente in fuga, ettari di territorio bruciati. Inizia un enorme incendio nell’isola de La Gomera, alle Canarie, e in quella de La Palma. Migliaia gli ettari bruciati. Alla Gomera, le fiamme inceneriscono parte del Parco Nazionale de Garajonay. Oltre tremila gli ettari andati in fumo.
Intanto a Caceres le fiamme distruggono 600 ettari e provocano la morte di un uomo.
5 agosto Inizia un enorme incendio nella zona di La Torre de les Maçanes, nella Comunità di Valencia. Per domare le fiamme serviranno 20 giorni. Durante le operazioni di spegnimento muoiono due uomini per l’esplosione delle bombole d’aria che portavano con sé.
6 agosto Le fiamme continuano a distruggere il parco naturale di Garajonay, nell’isola de La Gomera, alle Canarie.
Intanto anche la Sicilia continua a bruciare. Va in fiamme la riserva naturale dello Zingaro, tra San Vito lo Capo e Castellammare del Golfo. In fumo 1400 ettari di zona protetta, l’80% del totale.
8 agosto Un operaio muore colpito da un malore mentre era impegnato nello spegnimento di un vasto incendio a Galluccio in provincia di Caserta. Intanto grande incendio anche all’isola di Ischia e sulle pendici del Vesuvio. In Puglia, sul Gargano, bruciano 50 ettari di bosco fra Mattinata e Monte Sant’Angelo.
10 agosto Brucia ancora la Sicilia. Un incendio distrugge circa 200 ettari di vegetazione sulle colline di Contessa Entellina in provincia di Palermo
12 agosto Continua l’enorme incendio all’isola de La Gomera. Grande incendio colpisce anche Tenerife. Oltre mille ettari bruciati nella Sierra de Béjar, vicino Salamanca. In Galizia, vicino Ourense, a O Barco de Valdeorras, un enorme incendio manda in fumo oltre 1.500 ettari di bosco.
A Guadalajara, gli incendi divorano migliaia di ettari nel Parque Nacional de Cabañeros e al Cubillo de Uceda. Colpito anche il parco di Doñana, in Andalusia, dove vanno in fumo 500 ettari di terreni. L’intervento dei pompieri salva però la zona della pineta.
18 agosto Diciannove cavalli muoiono bruciati vivi in un incendio divampato nella notte vicino Grosseto. Quello degli animali bruciati negli incendi è un dramma di enormi proporzioni di cui i mass media parlano poco.
A Marina di Grosseto vanno in fumo oltre 40 ettari di pineta, mettendo in fuga migliaia di bagnanti e di residenti. Sgomberati due campeggi.
20 agosto Muore in Italia un operaio antincendio durante le operazioni di spegnimento. Vanno a fuoco centinaia di ettari nel Parco nazionale della Sila, in Calabria. L’attacco della criminalità organizzata ai parchi naturali nel sud Italia è una vera e propria guerra.
23 agosto 10 mila ettari di bosco in fumo nella zona di Castrocontrigo, a sud est di Leon, nella regione della Castiglia e Leon.
Intanto alle Canarie non accenna a finire l’estate di fuoco: altri 300 ettari incneriti nel Parque Nacional Garajonay.
24 agosto La Campania continua a bruciare senza sosta. L’incendio più grave nella zona di Vico Equense, nella Costiera Sorrentina. Distrutti quasi tre quarti del parco regionale dei Monti Lattari.
25 agosto Ancora incendi nel Lazio, questa volta nel parco regionale dei Simbruini a Filettino, nel frusinate. Sono già quindici gli ettari di bosco andati in fiamme negli ultimi quattro giorni.
26 agosto 374 ettari in fumo a Bédar (Almeria), alcuni di gran valore naturalistico.
27 agosto Bruciano duemila ettari nella Comunità di Madrid, a Valdemaqueda, Robledo de Chavela e Santa María de la Alameda.
28 agosto Roghi in Sicilia, brucia la Riserva di Enna. Decine di roghi nel Lazio, Campania, Liguria e Toscana. Brucia la Costiera amalfitana e sorrentina e la prefettura dà ordine di sospendere la fornitura di energia elettrica per precauzione.
30 agosto 2012 Un vastissimo incendio si sprigiona nella notte vicino Malaga. Vengono colpiti particolarmente i comuni di Coín, Mijas, Alhaurín el Grande, Ojén, Monda e Marbella, lungo la Costa del Sol. Viene ritrovato il cadavere di un uomo, un tedesco di 58 anni, vicino Marbella, mentre 5 persone restano ferite, di cui due gravemente. Nella giornata del 31 agosto, il fronte dell’incendio, ancora incontrollato, risulta avere una estensione di 15 km, mentre il rogo ha già bruciato alle sue spalle oltre 30 km di territorio. Evacuate decine di case. 5 mila ettari di territorio bruciato.
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