Sono state consegnate questa mattina in un tribunale di Madrid le 300 mila firme raccolte in tutta la Spagna dal MERP, movimento nato per difendere le pensioni pubbliche nel paese.
Il MERP (Mesa Estatal pro-Referendum de las Pensiones) è nato ad aprile ed è formato da oltre 40 associazioni, collettivi, sindacati e forze politiche di diverse orientazioni, oltre che di singole personalità del mondo dell’arte e della cultura.
L’obiettivo è quello di richiedere l’indizione di un referendum che consulti il popolo spagnolo per inserire nella Costituzione la proibizione a qualsiasi governo attuale o futuro di tagliare le pensioni pubbliche, sopprimerle o privatizzarne la gestione. In poche parole scrivere nero su bianco sulla Costituzione che le pensioni pubbliche sono un diritto inviolabile garantito dallo Stato riconosciuto a tutti i cittadini. Si sottolinea anche il carattere che devono avere le pensioni: degne. Permettere insomma a chi le riceve di vivere dignitosamente.
Negli ultimi anni a causa delle misure di tagli drastici attuate dal governo Zapatero prima e dal governo Rajoy poi, il sistema delle pensioni pubbliche sta ricevendo un vero e proprio attacco, con tagli, aumento dell’età di pensionamento e continue minacce di ulteriori ridimensionamenti.
La presentazione delle 300 mila firme è un’ulteriore conferma di come in Spagna la resistenza allo smantellamento dello stato sociale stia continuando in modi diversi.
Fra gli assenti ingombranti in questo ampio movimento popolare sono i due grandi sindacati CCOO e UGT, da mesi in mobilitazione per la difesa delle pensioni con numerose manifestazioni, e il partito di sinistra Izquierda Unida (IU), che ultimamente è dato in forte crescita nei sondaggi.
Link utili:
> La notizia sui media spagnoli (Publico) – (InfoLibre)
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