I Paesi Baschi hanno ricordato oggi uno dei più gravi disastri idrogeologici accaduti in Spagna negli ultimi decenni, le inondazioni dell’agosto 1983. Piogge fortissime, fino a 500 mm nel giro di 24 ore, caddero sulla regione gonfiando a dismisura i corsi d’acqua.
26 agosto 1983: l’alluvione a Bilbao
Il 26 agosto 1983 i fiumi ruppero gli argini in centinaia di località distruggendo infrastrutture e case. Il bilancio fu gravissimo: 34 morti e 5 dispersi. La città di Bilbao fu particolarmente colpita dalle inondazioni lampo, che in spagnolo vengono chiamate riadas.
Il fiume Nerviòn uscì dagli argini facendo danni gravissimi. Il livello dell’acqua arrivò a tre metri di altezza nel casco antiguo (il centro storico), vennero abbattuti ponti, distrutte ferrovie e strade, danni enormi ci furono alle abitazioni. La città restò diverso tempo senza luce né acqua, e la distruzione delle attività commerciali, delle università e delle scuole creò una paralisi della vita sociale ed economica.
La solidarietà del popolo spagnolo
A seguito delle inondazioni, in una Spagna che si risollevava proprio in quegli anni dai tempi bui della dittatura fascista di Francisco Franco, una ondata di solidarietà portò migliaia di volontari nel Paese Basco, per soccorrere i feriti, spalare via fango e aiutare chi era rimasto senza casa.
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