Ogni ultimo mercoledì di agosto, si svolge a Buñol (Valencia) la tradizionale festa del lancio di pomodori, chiamata Tomatina (dalla parola tomate, che in spagnolo significa pomodoro).
La festa consiste in una vera e propria battaglia combattuta a suon di pomodori nelle stradine del paese e coinvolge ogni anno migliaia di persone da tutto il mondo.
Quest’anno la celebre battaglia si sta svolgendo sotto la pioggia, a causa di una vasta perturbazione che sta interessando buona parte della penisola iberica e per la quale tutta la fascia mediterranea è in allerta.
Nonostante la pioggia però, secondo quanto riporta la stampa spagnola, la Tomatina è andata avanti senza intoppi.
La festa della Tomatina
La festa nacque nel 1945, secondo la leggenda in seguito a un litigio, e si è ripetuta ogni anno fino all’istituzionalizzazione avvenuta nel 1980, anno a partire dal quale viene finanziata dal comune di Buñol. Da allora, anche grazie alla forte espansione del turismo in Spagna, la Tomatina ha visto arrivare sempre più persone diventando una miniera d’oro per il centro valenciano.
Negli ultimi anni vi hanno preso parte fino a 45 mila persone, in un paese di soli 9 mila abitanti, e la festa è stata dichiarata di interesse turistico internazionale.
Questo è il primo anno in cui è a pagamento, determinando un ulteriore entrata per le casse del piccolo comune, che già in passato beneficiava dell’arrivo di così tanti turisti (soprattutto dagli USA, dall’Australia, dal Giappone e dalla Gran Bretagna, oltre che dalla Spagna).
La Tomatina inizia fin dalla sera precedente alla battaglia, con una sagra di paese dove si mangia e beve.
Il mercoledì alle ore 11 diversi camion pieni di pomodori riversano il contenuto nella piazza principale, e da quel momento migliaia di persone iniziano a battagliare lanciandosi i frutti. Si stima che vengano lanciati ogni volta oltre 150 mila pomodori.
L’attrazione turistica e le critiche per lo spreco di pomodori
Sono molte le critiche che da tempo vengono fatte a questa festa, e quest’anno sono aumentate vista la situazione di forte difficoltà in cui vive una grossa parte del paese, con la disoccupazione oltre il 27% e la progressiva riduzione dei servizi di protezione sociale, a causa dei tagli del governo Rajoy.
In molte parti della Spagna migliaia di persone hanno seri problemi di accesso al cibo. Una festa in cui tonnellate di ortaggi vengono allegramente sprecati, suona come uno schiaffo per chi ha difficoltà a comprarli. Tuttavia è difficile che Buñol rinunci a un simile evento, che porta enormi benefici al settore del turismo locale.
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