Ha i contorni della rivolta ciò che è accaduto le due notti passate nel quartiere Gamonal di Burgos, città con circa 180.000 abitanti situata nella Castiglia e Leòn, nel centro-nord della Spagna.
Un bus è stato bruciato, così come alcuni cassonetti, sono state create barricate, distrutti cartelli pubblicitari e si è svolta una battaglia campale fra circa 300 persone e la polizia in assetto antisommossa.
Scene insolite per Burgos, solitamente una città tranquilla di provincia, non abituata a scene di “guerriglia” urbana. La polizia ha effettuato 23 arresti, alcuni dei quali detenuti nel primo giorno di proteste (la notte fra venerdì e sabato) e la cui detenzione ha fatto aumentare la rabbia dei manifestanti.
I motivi della rivolta di Gamonal, a Burgos
Il motivo alla base della ribellione sarebbe il progetto di riqualificazione di un ampio viale situato nel quartiere popolare di Gamonal. Il progetto prevede lo stravolgimento dell’ampia strada, formata oggi da 4 corsie, chiamata Calle de Vitoria, con la creazione di una pista ciclabile e il restringimento dello spazio per i veicoli e la riduzione dei parcheggi.
La giunta comunale vuole realizzare un elegante “boulevard”. I residenti si lamentano per il fatto che ci sarà meno spazio per parcheggiare, ma il motivo che ha portato all’esplosione della rabbia è ovviamente un altro: in una città con 18.000 disoccupati, una disoccupazione giovanile enorme e forti problemi economici, una tale opera dal costo di 13 milioni di euro è apparsa a molti come una presa in giro.
Un progetto di riqualificazione da 13 milioni di euro
“Ci sono troppe lacrime in questo posto. È il nostro quartiere, e un boulevard non è quello di cui abbiamo bisogno“, dice uno dei residenti intervistati da El Pais (qui l’articolo in spagnolo). Altri si lamentano anche del parcheggio sotterraneo che è in progetto: un posto auto costerà poco meno di 20 mila euro, chi potrà permetterselo?
Come in tutte le proteste, agli atti violenti non hanno aderito la totalità dei residenti, e in molti si smarcano dalle azioni di guerriglia. Però il malcontento è forte, e il rifiuto ai lavori è pressoché unanime in questo quartiere della periferia di Burgos.
Nelle proteste di Burgos si rispecchia la Spagna stufa della crisi
Del resto le proteste contro i lavori erano iniziate già mesi fa, con la creazione di un comitato che aveva portato avanti proteste pacifiche. L’altro ieri sera la protesta si è trasformata in qualcosa di più, e nei fuochi di Burgos si è rispecchiata una Spagna piena di rabbia per una crisi che non finisce più e per risposte politiche che fanno emergere qualcosa di diverso dalla semplice indignazione. Qui, un articolo (sempre in spagnolo) del giornale Publico.
Aggiornamento
Scontri e proteste ci sono stati anche nella notte fra domenica e lunedì, la terza serata di disordini nel quartiere Gamonal di Burgos. Lunedì 13 gennaio 2014 i lavori di trasformazione di Calle de Vitoria non sono potuti iniziare a causa delle proteste, a cui ieri hanno partecipato migliaia di abitanti del quartiere. Se infatti non tutti sono d’accordo con le scene di barricate e distruzione di cartelli e cassonetti, c’è un forte malcontento da parte di tutti contro i lavori di creazione del “boulevard”.
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