Madrid, la polizia arresta un pompiere dopo degli scontri di piazza: i colleghi in presidio davanti la Questura

Le proteste di Burgos si sono estese a tutta la Spagna. Le immagini e le notizie degli scontri, rimaste per giorni su tutti i notiziari spagnoli, hanno ravvivato i movimenti che nei mesi scorsi avevano organizzato manifestazioni in tutto il paese contro le politiche del governo Rajoy.

Anche a Madrid i movimenti del coordinamento 25S (gli indignados) hanno riportato in piazza la protesta. Il 15 gennaio si sono riuniti con l’obiettivo di raggiungere la sede del PP (il Partido Popular oggi al governo) e mostrare appoggio alle rivolte dei residenti del quartiere Gamonal di Burgos.

Gli scontri si estendono da Burgos a Madrid

La sede del PP si trova in Calle Genova, ma gli antidisturbios, gli agenti delle forze dell’ordine in assetto antisommossa, hanno transennato l’intera area blindando letteralmente una grossa parte del centro di Madrid. Ci sono state cariche, piccole barricate improvvisate.

È in questo scenario che è avvenuto uno degli episodi più citati della giornata, da giornali e tv, e diffuso a macchia d’olio dai social network. L’arresto di un pompiere da parte della polizia. Il bombero era intervenuto insieme ai suoi colleghi per spegnere l’incendio di un cassonetto, dato alle fiamme da dei dimostranti durante gli scontri. Un agente in tenuta antisommossa gli avrebbe intimato di spostare la manichetta con cui veniva pompata l’acqua, per far passare il furgone blindato della polizia.

Scontro fra poliziotti e pompieri a Madrid

Secondo la versione dei pompieri la richiesta sarebbe stata fatta in malo modo, come a dire “chi comanda qui?”, e il pompiere di nome Santiago, dopo aver mostrato di non voler obbedire, sarebbe stato spintonato fortemente dal poliziotto.

Da lì sarebbe nata la risposta del pompiere, (secondo i poliziotti una testata contro l’agente, secondo gli altri pompieri un semplice contatto fra i caschi) che ha fatto scattare l’arresto con accusa di aggressione a pubblico ufficiale. Secondo la polizia gli antidisturbios dovevano muoversi in fretta per andare in aiuto a dei colleghi in una strada vicina dove erano in atto scontri, mentre secondo i pompieri da parte loro c’è stata arroganza e mancanza di rispetto verso il loro lavoro.

L’arresto di un pompiere fa esplodere la rabbia dei colleghi

Il pompiere è rimasto detenuto per ben 24 ore, scatenando oltre alla rabbia dei colleghi anche un mezzo “conflitto istituzionale” fra municipio di Madrid e prefettura. La sindaca di Madrid, Ana Botella (moglie dell’ex premier Aznar), ha espresso infatti fin da subito vicinanza all’agente (probabilmente anche per cavalcare la diffusa simpatia popolare verso i pompieri).

Il prefetto Cifuentes ha dovuto difendere l’operato degli antidisturbios, le cui azioni di violenza sproporzionata e di arroganza stanno diventando sempre più frequenti in Spagna. Questo episodio non ne ha certo aumentato la simpatia agli occhi di molti.

Oltre duecento vigili del fuoco madrileni hanno partecipato nella giornata di giovedì 16 ad un presidio sotto il commissariato di polizia nel quartiere di Moratalaz, ed altri davanti alla prefettura, in centro, attendendo la liberazione del collega.

La lite fra pompieri e polizia e il conseguente arresto sono avvenuti nella calle Bárbara de Braganza di Madrid, a seguito di una giornata di proteste e di impressionante presenza poliziesca nelle vie della città.

QUI SOTTO, IL VIDEO DELL’ACCADUTO. IN SOTTOFONDO, LE VOCI DI MANIFESTANTI ESTERREFATTI PER L’ARRESTO DEL POMPIERE.

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