Il centro di Madrid si è riempito nuovamente oggi per una manifestazione contro il governo Rajoy, l’ennesima da quando il PP (Partido Popular) ha vinto le elezioni nel novembre 2011. Stavolta a organizzare la mobilitazione è stata una piattaforma chiamata “el Tren de la Libertad” (il treno della libertà), che ha invitato a protestare contro la proposta di legge anti-aborto del Ministro di Giustizia Gallardon.
Con questa legge, affermano i manifestanti, la Spagna tornerebbe indietro di decenni sul piano dei diritti civili e diventerebbe di colpo fanalino di coda in Europa: il diritto all’aborto, garantito da decenni, verrebbe abolito e tramutato in reato. Alla protesta di oggi, che secondo la stampa spagnola ha riunito decine di migliaia di persone, hanno partecipato sindacati e partiti politici dell’opposizione, ma soprattutto l’ampia rete di movimenti e ONG attive nel sociale. Sono state proprio loro a organizzare la giornata di mobilitazione del 1°febbraio, che ha valicato le frontiere spagnole arrivando anche in Italia: proprio nel pomeriggio di oggi in Piazza di Spagna a Roma e in tante altre città italiane si terranno iniziative di sostegno alle donne spagnole in lotta per i loro diritti. Uno degli slogan più gridati in piazza è stato “yo decido”: le donne della piattaforma “el tren de la libertad” chiedono, attraverso un manifesto che abbiamo pubblicato su El Itagnol alcuni giorni fa, che venga garantito il diritto a poter decidere, senza influenze esterne dettate da credenze e convinzioni religiose, che nulla hanno a che fare con uno Stato libero e democratico.
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