Madrid, Podemos porta in piazza centinaia di migliaia di persone a una settimana dalla vittoria di Syriza in Grecia

spagna_podemos_31eUna grandissima manifestazione (per la polizia 100mila, per gli organizzatori oltre 300mila persone) ha riempito il centro di Madrid oggi 31 gennaio 2015. Era la “Marcha por el Cambio” (Marcia per il Cambiamento), convocata dal partito politico Podemos, nato soltanto un anno fa e diventato in pochi mesi un soggetto politico capace di aspirare al governo del Paese alle elezioni di fine anno.

Stavolta non era una manifestazione di protesta contro le politiche di austerità portate avanti negli ultimi anni, bensì una prova di forza in vista delle elezioni amministrative e politiche, ma si assomigliava molto alle tante manifestazioni che dal 2011 (a partire dal fatidico 15 maggio 2011 in cui nacque il movimento degli Indignados) hanno sfilato per la Capitale.A2-66787636.jpg

Proprio come quelle manifestazioni, anche questa si è conclusa in Puerta del Sol, simbolo della lotta del 15M. Del resto è proprio dalla enorme voglia di cambiamento di quel movimento che è nata Podemos. Una formazione politica che adesso alcuni sondaggi danno addirittura al 28%, potenzialmente capace di andare al Governo nel prossimo autunno/inverno, quando si terranno elezioni politiche.

Quella di oggi era dunque una prova di forza. Per Podemos sono già iniziati da mesi gli attacchi della stampa mainstream, a volte ridicoli nel modo di attaccare la formazione politica. La cupola del partito, capeggiato dal carismatico professore universitario Pablo Iglesias (36 anni), vuole mostrare i muscoli e creare anche un precedente da sfoderare nei mesi prossimi, quando eventuali attacchi gli permetteranno sempre di ricordare l’enorme appoggio cittadino.

CAM00372Podemos suscita la forte reazione contraria dei partiti fino ad ora attori del dopo-franchismo, il Partido Popular e il Partito Socialista, che vedono minacciata la loro presenza al potere e che lo riducono a “movimento populista”. Riceve forte appoggio da parte di settori della sinistra radicale, anche se mantiene un linguaggio definito da alcuni “ambiguo” che non finisce mai per rimarcare una appartenenza a sinistra. “Non siamo né di destra né di sinistra”, è il messaggio che i leader di Podemos diffondono, e da alcune inchieste risulta che l’elettorato di Podemos non viene soltanto dal bacino della sinistra bensì anche da quello della destra, da cittadini stanchi di una classe politica corrotta e dalla riduzione dei benefici dello Stato Sociale a causa di anni di tagli ai servizi pubblici.

QUI sotto le foto della manifestazione, che si è snodata da Cibeles fino a Puerta del Sol a partire dalle ore 12. Un fiume umano, tantissime le bandiere repubblicane spagnole oltre ovviamente a quelle viola del partito Podemos. C’erano anche bandiere greche, ed era forte il pensiero di molti alla recentissima vittoria di Syriza alle elezioni greche di domenica scorsa. “Se farete gli svedesi, noi faremo i greci”, recitava un cartello, riprendendo un modo di dire “fare gli svedesi” che significa “far finta di non vedere, di non capire”. Presente anche uno spezzone “sud americano”, con le bandiere dei paesi del Sud America dove sono stati eletti i governi del “Socialismo del XXI secolo”.

Tante erano le persone che moltissimi sono rimasti fuori dalla Puerta del Sol, senza riuscire ad entrare, ed hanno ascoltato il discorso di Pablo Iglesias da megafoni installati nella Calle de Alcalà.

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