L’ultimo comizio di Syriza prima delle elezioni di domenica, si è tenuto giovedì sera in piazza Omonia, ad Atene. Piazza piena, sul palco i vari leader, il più acclamato il candidato alla presidenza del Governo, Alexis Tsipras.
Al comizio hanno assistito diversi leader della sinistra europa, fra cui il segretario generale della spagnola Podemos, Pablo Iglesias, il leader di Izquierda Unida (partito storico della sinistra radicale spagnola) Cayo Lara in procinto di dimettersi, ed altri personaggi fra cui il segretario del Partito Comunista Francese.
Pablo Iglesias, leader del partito spagnolo Podemos che tutti i sondaggi danno in testa alle elezioni dell’autunno 2015, è stato però l’unico dei leader europei di sinistra a salire sul palco accanto a Tsipras.
Tsipras ha concluso il suo discorso affermando: “Insieme a Pablo Iglesias e Podemos, Syriza cambierá l’Europa”. È stato a questo punto che il leader spagnolo è salito sul palco, mentre veniva diffusa la canzone di Leonard Cohen First we take Manhattan. Una volta sul palco Iglesias ha iniziato il suo discorso: “First we take Manhattan, then we take Berlin”. Poi ha continuato parlando in greco: “Il vento della democrazia che soffia in Grecia si chiama Syriza, in Spagna si chiama Podemos. La speranza sta arrivando.” “Hasta la victoria. Syriza y Podemos venceremos”, è stata la conclusione del discorso di Iglesias.
L’evento si è concluso poi sulle note di Bella Ciao, la canzone dei partigiani, della Resistenza italiana contro l’occupazione nazista e contro il fascismo. Una canzone diventata un simbolo della sinistra italiana, cantata in tutte le manifestazioni.
Da parte italiana erano in tanti a riempire piazza Omonia, in particolare la Brigata Kalimera, circa 200 persone arrivate dall’Italia per essere presenti nei giorni delle elezioni, in qualche modo anche per “imparare” dall’esperienza della sinistra greca. Nessun leader italiano però è salito sul palco, anche perché in questo 2015, se in Spagna è ben chiaro l’auge di Podemos ed in Grecia quello di Syriza, in Italia la sinistra radicale è frantumata. L’esperienza di “L’altra Europa con Tsipras”, la lista presentatasi alle elezioni europee del 2014, non ha avuto grande seguito, e continuano ad “annaspare” le altre spezzettate esperienze politiche, da SEL a Rifondazione Comunista, passando per le anime movimentiste. Si vedrà se il vento greco e spagnolo cambierà qualcosa anche in Italia.
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