
Scontri fra manifestanti antifascisti e polizia si sono verificati oggi a Bologna, mentre si teneva una manifestazione della Lega Nord in Piazza Maggiore.
Gli antifascisti protestavano contro il raduno organizzato dall’ex partito secessionista, per le sue posizioni xenofobe e per la sua alleanza con il gruppo neofascista Casa Pound. Sono stati bloccati dallo sbarramento della polizia mentre si avvicinavano al centro. Sono nati scontri con la polizia, durante i quali le forze dell’ordine hanno caricato. Un poliziotto è rimasto ferito per lo scoppio di una bomba carta, ed alcuni giovani manifestanti sono stati arrestati.
La manifestazione della Lega Nord in Piazza Maggiore

La manifestazione della Lega Nord si è tenuta in una Bologna blindata per la presenza di migliaia di agenti in assetto antisommossa, in Piazza Maggiore. Alla manifestazione era presente non solo la Lega Nord, con il suo leader Matteo Salvini autore della svolta “nazionalista”, ma anche Forza Italia e Fratelli d’Italia. Si è trattato secondo alcuni analisti di un battesimo della nuova destra italiana.
La piazza era piena, anche se non è stato raggiunto il numero di 100.000 presenze annunciato da Salvini alla vigilia. Fra gli assenti, i neofascisti di Casa Pound, che hanno rifiutato di partecipare per la presenza di Berlusconi alla manifestazione.
Silvio Berlusconi ha confermato nel suo intervento dal palco l’intenzione di formare una coalizione con la Lega Nord e Fratelli d’Italia alle prossime elezioni generali, che potrebbero essere lontane (2017 se si rispettasse la durata della legislatura) o vicine in caso di colpi di scena.
Oltre a Berlusconi e Salvini era presente anche la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.
Durante il suo discorso Matteo Salvini ha lanciato accuse contro il Ministro dell’Interno Alfano, giudicato “un imbecille”. Ha poi promesso che sgombererà “con il sorriso” tutti i centri sociali d’Italia, subito dopo aver sgomberato i campi Rom. Nei giorni precedenti all’8 novembre Salvini aveva insultato i manifestanti antifascisti definendoli “zecche”. L’Anpi bolognese ha colto con ironia quelle accuse (un “insulto” tanto caro alla destra fascista), riempiendo il quartiere popolare del Pratello con bandiere rosse sulle quali figurava l’immagine di una zecca.
Le proteste contro la Lega Nord
Le proteste contro la Lega Nord e la sua manifestazione in Piazza Maggiore erano annunciate da tempo. Hanno partecipato centinaia di giovani provenienti dai centri sociali, collettivi antifascisti, associazioni bolognesi. Bologna, lo ricordiamo, è una città con un passato ed una tradizione di sinistra, storia che si riflette ancora oggi nei suoi gruppi politici ed artistici particolarmente attivi.
Negli ultimi mesi molte manifestazioni e comizi della Lega Nord hanno ricevuto contestazioni da parte di gruppi di sinistra. Fra febbraio e maggio, prima delle elezioni regionali, ci sono stati numerosi incidenti e diversi comizi sono stati interrotti prima del previsto, come raccontato in questo articolo. A febbraio una grande manifestazione contro Salvini (#maiconsalvini) aveva sfilato per le vie di Roma.
Il partito della Lega Nord ha abbandonato da oltre un anno il suo vecchio cavallo di battaglia di secessione del Nord Italia, e si è trasformato in un partido nazionalista che cerca voti in tutto il paese. Questo cambiamento di politica, voluto da Salvini, è stato accompagnato da un viraggio a destra con alleanze che hanno fatto discutere, come quella stretta con i neofascisti di Casa Pound. I cavalli di battaglia attuali della Lega sono la lotta contro i migranti e l’uscita dall’Euro.
Le manifestazioni di oggi hanno sfilato in tre colonne, avvicinandosi progressivamente al centro. Gli incidenti si sono verificati sul Ponte Stalingrado, quando i manifestanti hanno cercato di forzare il cordone di Polizia. Un poliziotto è caduto a terra svenuto per il lancio di una bomba carta da parte di un manifestante.
Alla manifestazione antirazzista di oggi erano presenti anche numerosi migranti, critici con le posizioni xenofobe di Salvini.
Attentato contro l’alta velocità con firma antirazzista
Nella notte fra il 7 e l’8 novembre quattro attentati incendiari hanno colpito la linea dell’alta velocità Bologna-Milano, causando il blocco della tratta e la deviazione di diversi treni. Vicino ad una delle centraline incendiate è stato scritto con uno spray: “sabotiamo un mondo di razzisti e di frontiere”.
Il corteo per Difendere #Bologna resiste compatto alle cariche: oltre 2mila su Ponte Stalingrado! #Liberiamoci pic.twitter.com/i0V2Qoc5mQ
— Infoaut (@Infoaut) 8 Novembre 2015
Dal ponte Stalingrado il corteo muove i primi passi #difenderebologna #8N pic.twitter.com/8O838XhV1V — Radio Onda d’Urto (@radiondadurto) 8 Novembre 2015
Difendere #Bologna: in oltre 2mila ci riprendiamo il centro! La militarizzazione non ci ferma! pic.twitter.com/cjkJZyPCEm — Laboratorio Crash! (@Lab_Crash) 8 Novembre 2015
Un anno fa l’aggressione alla macchina di Salvini (8 novembre 2014)
Proprio un anno fa il leader della Lega Nord Matteo Salvini si era recato a Bologna per “visitare” un campo Rom. Una chiara provocazione da parte di un politico che afferma di voler spianare con una ruspa le baracche dei campi Rom. Alcuni militanti dei centri sociali hanno provato a bloccare la macchina urlando “Bologna non ti vuole”.
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