La multinazionale Abengoa, che opera nel settore energia e ambiente (energie rinnovabili), è crollata in borsa il 25 novembre arrivando a perdere il 53%. La borsa di Madrid, l’Ibex 35, ha sospeso le sue quotazioni. Il gruppo andaluso ha un debito finanziario lordo di quasi 9 miliardi di euro, e viaggia verso un drammatico crac che porterebbe alla sospensione degli stipendi per i suoi 28mila dipendenti, quasi 7mila soltanto in Spagna. Si tratterebbe di uno dei fallimenti più gravi degli ultimi anni per una impresa spagnola. Sono in corso negoziati per il salvataggio.
Il ministro dell’Industria spagnolo Jose Manuel Soria, si è mostrato ottimista e ha affermato che la multinazionale verrà salvata, mentre i sindacati hanno mostrato preoccupazione per i lavoratori. Il candidato di Unidad Popular e segretario di Izquierda Unida, ALberto Garzon, ha proposto dal canto suo la nazionalizzazione dell’impresa.
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