Un morto e pesanti danni in Calabria e Sicilia per una ondata di maltempo eccezionale. Strade e ferrovie danneggiate, centri abitati colpiti da inondazioni e frane. I dati pluviometrici sono impressionanti: in alcune aree della Calabria sono caduti nel giro di tre giorni fino a 740 mm di pioggia. Nell’area dell’Etna, intorno a 600 mm. Si tratta della quantità di pioggia che solitamente cade in un intero anno.
Il 31 ottobre una persona è morta mentre si trovava nella sua macchina, travolta da un torrente di fango. La lista dei danni è lunghissima. La zona più colpita è la costa ionica nella provincia di Reggio Calabria dove molte strade sono state interrotte da frane e torrenti ingrossati. Da questa zona arriva la foto simbolo di questo nuovo disastro idrogeologico: un tratto della ferrovia ionica fra Melito e Monasterace è rimasto sospeso nel vuoto, perché la massicciata è stata spazzata via da un fiume di acqua e fango.
Calabria: le piogge spazzano via la ferrovia, resta allerta massima https://t.co/5SNgxaY5w3 pic.twitter.com/KGyLZalqHj
— Corriere della Sera (@Corriereit) 2 Novembre 2015
I dati pluviometrici
I dati pluviometrici sono impressionanti e contribuiscono a comprendere la gravità di questa ennesima ondata di maltempo. Il record spetta ad un paese della calabria, dove i pluviometri hanno registrato in tre giorni oltre 700 mm. Accumuli intorno ai 600 mm nell’area dell’Etna. A questo link si possono consultare tutti i dati di accumulo, pubblicati sul giornale Meteoweb.
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