
Almeno diecimila persone hanno partecipato oggi all’ultimo grande comizio di Podemos nella capitale spagnola prima delle elezioni del 20 dicembre. Sul palco il leader Pablo Iglesias insieme alla sindaca di Barcellona Ada Colau, vincitrice delle amministrative del 24 maggio scorso e grande animatrice dell’evento politico.
A soli sette giorni dal voto la tensione preelettorale cresce, e cresce anche l’ottimismo fra i sostenitori del partito viola. Fino a pochi giorni fa veniva dato come quarta forza politica, poco sopra l’11%, ma le ottime performance del leader Pablo Iglesias nei dibattiti televisivi e l’appoggio che la sindaca di Barcellona Ada Colau (molto popolare) sta dando alla campagna, potrebbero riservare delle sorprese la sera del 20 dicembre. Non è un caso se Podemos sta usando massicciamente sui social network l’hashtag: #PodemosRemontada (rimonta).
La campagna della sindaca di Barcellona Ada Colau porta voti a Podemos
Ada Colau è uno dei simboli vincenti della nuova sinistra spagnola. Dal suo passato come attivista nel PAH (Piattaforma contro gli sfratti) e militante nel movimento 15M, è arrivata a ricoprire il ruolo di sindaco di Barcellona con la formazione Barcelona en Comú ricevendo una valanga di voti alle elezioni del 24 maggio 2015. Proprio la sua formazione politica potrebbe trasformarsi in un’importante spinta a Podemos. Barcelona en Comú si presenta infatti in coalizione con Podemos in Catalogna, e promette di portare molti voti al partito viola.
Podemos corre da solo fatta eccezione della Catalogna, dove si presenta insieme ad altre formazioni di sinistra
Podemos si presenta in quasi tutto il territorio nazionale da solo, avendo rifiutato di formare una coalizione di Unidad Popular con Izquierda Unida. In due regioni si presenta invece unito con le altre forze di sinistra: è il caso della Catalogna, dove fa parte della coalizione En Comú Podem, e della Comunidad Valenciana, dove fa parte di Compromis-Podemos.
En Comú Podem è la coalizione che più sorprese potrebbe portare: secondo un sondaggio di inizio dicembre questa coalizione formata da Podemos, Izquierda Unida catalana e da Barcelona en Comú (la formazione della Colau), potrebbe diventare la più votata in Catalogna, e portare molti deputati viola nelle Cortes di Madrid.
Non è un caso che Iglesias stia puntando la sua campagna sull’unione con Ada Colau. Se infatti a livello catalano Podemos è riuscito a formare una coalizione di sinistre unitaria, così non è accaduto nel resto del paese (eccetto la Comunid Valenciana). Izquierda Unida si presenterà da sola, sotto il cartello Unidad Popular: una divisione che crea confusione e dimostra ancora una volta la difficoltà delle sinistre di unirsi.
Il comizio di oggi si è tenuto nel complesso sportivo Caja Magica, simbolo dello spreco dei governi conservatori che si sono succeduti negli scorsi anni nella Comunidad de Madrid. Una infrastruttura molto grande, costata 205 milioni di euro (ben più di quanto preventivato in fase di programmazione) e poi quasi inutilizzata. Uno degli esempi perfetti del vincolo fra partiti e cemento che ha portato la Spagna allo scoppio della bolla immobiliare nel 2008.
I tweet di Podemos durante il comizio di oggi in Madrid
“Gracias a las clases populares de este país. Los avances sociales son vuestros” @Pablo_Iglesias_ #PodemosRemontada pic.twitter.com/aGPuXVMXhZ
— PODEMOS (@ahorapodemos) 13 Dicembre 2015
Pueden robarnos las palabras, pero no los hechos #PodemosRemontada pic.twitter.com/1EetP9Ys6q
— PODEMOS (@ahorapodemos) 13 Dicembre 2015
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