Spagna, Rajoy diserta anche il secondo dibattito preelettorale: si vota il 20 dicembre

dibattiti_spagnaIl Primo Ministro spagnolo Mariano Rajoy continua a disertare i dibattiti televisivi. La prima volta in occasione del dibattito del 30 novembre organizzato da El Pais. Ieri in occasione del secondo incontro, andato in onda sulle reti TV La Sexta e Antena 3, di proprietà di Atresmedia.

Nel primo caso il giornale El Pais aveva scelto di rifiutare la proposta del Partido Popular di inviare in sostituzione la vice presidente Soraya Sáenz de Santamaría ed aveva lasciato vuota la postazione destinata a Rajoy. Ieri invece Atresmedia ha accettato la presenza della esponente del PP nel dibattito. La vicepresidente ha dovuto però parare la pioggia di critiche per quella che risulta agli occhi di molti un’assenza ingiustificata.

In quale paese d’Europa un presidente di Governo rifiuta di comparire insieme agli altri candidati alla presidenza a pochi giorni dalle elezioni, si domandano i suoi oppositori. Gli italiani forse ricorderanno che in anni non molto lontani l’allora presidente Berlusconi faceva lo stesso, preferendo comparire da solo nei programmi radio e Tv.
Rajoy si giustifica affermando che prenderà parte soltanto a dibattiti a due, confrontandosi con il nemico di sempre, il Partito Socialista. In sostanza, ignorando le nuove formazioni Podemos e Ciudadanos che 4 anni fa ancora non esistevano a livello nazionale.

Accuse di corruzione al PP e silenzio sulla guerra in Siria

L’unica cosa che ha unito i tre candidati di Podemos, Ciudadanos e Partito Socialista durante la serata televisiva è stato il fuoco di accuse lanciato verso il PP, che durante il dibattito era rappresentato dalla vicepresidente Soraya Sáenz de Santamaría. L’accusa principale, quella di corruzione: difficilmente difendibile da parte del Partdo Popular vista l’enorme quantità di casi di corruzione aperti che vedono implicati uomini di governo e di partito. Altro dato interessante, il silenzio del PP sulla Siria: fino al 20 dicembre non si potrà sapere che intenzioni ha il partito di governo rispetto ai bombardamenti iniziati già da Francia, Germania e Regno Unito sulle postazioni dello Stato Islamico.

Record di spettatori per il dibattito andato in onda su La Sexta e Antena 3

Atresmedia_logoIl dibattito di ieri, intitolato 7D: El debate decisivo, condotto da Ana Pastor e Vicente Vallés, ha visto confrontarsi il leader del PSOE (Partido Socialista y Obrero Español) Pedro Sánchez, il leader di Podemos Pablo Iglesias, il leader di Ciudadanos Albert Rivera e la vicepresidente Soraya Sáenz de Santamaría. Secondo i dati di Atresmedia è stato il programma televisivo più visto di tutto il 2015, con 9,2 milioni di spettatori. Uno share del 48,2%.

Il leader di Unidad Popular non viene invitato: manda un tweet di denuncia e batte il record di retweet

Il leader di Izquierda Unida-Unidad Popular Alberto Garzòn ha criticato fortemente la decisione di Atresmedia di non invitarlo al dibattito di ieri. Il leader del partito di sinistra radicale, terza forza politica alle elezioni del 2011 e per tanti anni terzo partito politico a livello nazionale, è stato escluso fino ad ora dai dibattiti preelettorali. Alberto Garzon ha mandato ieri sera un tweet nel quale denunciava il “furto di democrazia alla cittadinanza” per la decisione di tenere Izquierda Unida lontano dagli schermi: quel tweet è diventato in poco tempo il più popolare in assoluto con 20.000 retweet (condivisioni) superando i messaggi di leader politici più popolari.

Anche un altro partito politico, il liberale UPyD, un tempo quarta forza a livello nazionale (alle elezioni generali del 2011 prese il 4,7% dei voti), ha denunciato il disinteresse dei media nei suoi confronti.

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