In quest’articolo andremo a vedere quali sono le strade consolari romane ancora oggi utilizzate, e che vennero create nell’antica Roma.

Da Roma partono importanti arterie collegate con tutta l’Italia. Risalgono al tempo degli antichi romani, ma alcune furono costruite su tracciati ancora più antichi, di epoca etrusca. Sono chiamate vie consolari perché fatte costruire dai consoli in carica. Ognuna mantiene ancora oggi il nome del console che ne aveva disposto la costruzione. Partivano tutte dal Foro Romano, in cui nel 20 a. C. Ottaviano in qualità di curator viarum fece erigere una colonna in marmo rivestita di bronzo dorato, il Miliario aureo, che rappresentava il chilometro zero.
Le antiche strade consolari romane sono ancora oggi importanti arterie di lunga percorrenza in Italia
Questa rete di strade che da Roma si allargava a raggiera su tutto il territorio ha collegato per millenni regioni italiane lontane, consentendo il trasporto delle merci e degli eserciti; sono state perciò determinanti nel mantenere unito l’immenso impero romano. Il tracciato attuale continua a ripercorrere gli stessi tratti, in alcuni casi è stato spostato di qualche decina di metri, a volte se ne è costruita una variante adatta al traffico moderno, ma le vie consolari attualmente sono ancora importanti arterie di lunga percorrenza e sono per numerazione le prime strade statali italiane.
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Ecco tutte le vie consolari dell’Antica Roma ancora usate in Italia
- La via Aurelia costeggia il Tirreno fino a raggiungere la Liguria ed il confine con la Francia: è la strada statale n.1.
La Strada Statale numero 1 coincide ancora oggi con l’antica via Aurelia, e continua ad essere chiamata così dagli italiani
- La Cassia attraversa la Toscana e va a Firenze, ed è chiamata Statale n. 2.
- La Flaminia attraversa l’Appennino e si dirige sull’Adriatico, a Rimini: è la statale n. 3
- La Salaria (S.S. n. 4) si dirige anch’essa sull’Adriatico ed è la vecchia arteria per il commercio del sale, arriva a San Benedetto del Tronto.
- La Tiburtina Valeria (S.S. n.5) porta a Tivoli, da cui prende il nome, e poi prosegue attraversando l’Abruzzo per arrivare anch’essa sull’Adriatico, a Pescara.
- La Casilina è la n. 6 e porta a Caserta (anticamente Casilinum)
- L’Appia (la n. 7), la regina viarum per la sua bellezza, famosa in tutto il mondo per il tratto romano ancora oggi intatto, si dirige verso sud arrivando fino a Taranto in Puglia.
Le consolari moderne partono in genere dalle mura aureliane fatte costruire dall’imperatore Aureliano nel 271 d. C. a difesa della città dalle invasioni barbariche. Nonostante i rifacimenti dovuti alle esigenze di viabilità ancora rimangono molte delle porte antiche da cui partono le consolari.
Ad esempio porta San Pancrazio da cui parte la via Aurelia antica, porta Tiburtina, porta Maggiore da cui inizia l’attuale Casilina, porta San Sebastiano da cui inizia la via Appia antica. Alcune di queste porte furono ricostruite in epoca rinascimentale, come porta del Popolo da cui inizia la via Flaminia. La porta Salaria da cui iniziava l’omonima consolare invece non esiste più, perché demolita nel 1921 per lasciare spazio alla viabilità.
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