
“È un gesto simbolico per rivendicare i diritti di tutte le donne che devono conciliare la propria vita familiare e personale con il proprio lavoro e che oggi non possono: milioni di donne che si scontrano da sole con molteplici ostacoli ogni giorno”. Queste sono state le parole della deputata di Podemos Carolina Bescansa, che si è presentata ieri 13 gennaio alla seduta inaugurale del Congreso de los Diputados con il suo bambino di sei mesi in braccio. Ieri era il primo giorno della XI legislatura in Spagna, e la deputata è rimasta a lungo con il bambino fra le braccia, anche durante le votazioni che hanno portato all’elezione del presidente del Congreso, Patxi Lopez.
La presenza di un bambino nel Congreso è diventata rapidamente una delle notizie più commentate della giornata politica, ripresa da TV, giornali, rimbalzata all’infinito sulle reti sociali, ed oggetto di moltissimi commenti da parte di politici e persone comuni.
Le critiche sono piovute sia da destra che da sinistra. La deputata è stata accusata di usare il bambino per un gesto politico e strumentale, visto che i deputati del Congreso hanno a disposizione un asilo nido (a pagamento) per lasciare i propri figli. Inoltre, hanno affermato alcuni politici, si tratta di un cattivo esempio perché molte lavoratrici non hanno i diritti che hanno i parlamentari, e non possono né lasciare i bambini all’asilo, né portarli sul posto di lavoro.
Anche alcuni gruppi femministi hanno criticato il gesto della Bescansa. Una delle critiche riguardava il fatto che con questo gesto si fa ricadere l’obbligo delle cure ai figli unicamente sulla donna. Ci sono stati anche dichiarazioni di appoggio ad un gesto che voleva ovviamente essere politico. [continua a leggere dopo il video]
Podemos aveva organizzato per la giornata di ieri una serie di gesti simbolici, e questo era uno dei tanti. L’intenzione di Podemos era quella di portare in evidenza la difficoltà delle donne nel conciliare vita familiare e lavorativa, ed esprimere la posizione del partito viola su questo tema, volta a ripartire i permessi fra la madre e il padre ed aumentare il numero degli asili nido. Un geso politico, in cui però l’uso del bambino non è piaciuto a molti.
Già nel 2012 una deputata socialista catalana aveva portato suo figlio di due mesi al Congreso, quella volta anche per motivi politici (per rivendicare l’uso del voto elettronico). Alcuni giornali spagnoli hanno riportato anche l’esempio della eurodeputata italiana di Forza Italia Licia Ronzulli, diventata famosa per presentarsi al Parlamento europeo con il suo bambino molto piccolo.
Il dato certo è che nella giornata di ieri Podemos è riuscita, attraverso una serie di piccoli gesti e rivendicazioni simboliche, ad attirare l’attenzione dei media. Quella che negli anni passati era una giornata di insediamento solenne ma priva di colpi di scena, è diventata una giornata carica di novità.
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