
MADRID. Pedro Sánchez, segretario generale del PSOE (partito socialista spagnolo), ha parlato oggi pomeriggio per circa 90 minuti davanti ai deputati del Congreso, per chiedere la fiducia e formare così quello che definisce un “governo del cambiamento”.
Pedro Sanchez è stato incaricato dal Re Felipe VI il 3 febbraio scorso, ma fin dal giorno dell’incarico l’operazione di creare un governo è risultata in salita. Dopo aver trattato per settimane con i partiti di sinistra (in particolar modo Podemos), ha sfoderato a sorpresa un patto con il partito centrista Ciudadanos. Proprio su questo patto ha basato il discorso di oggi, chiedendo la fiducia del Parlamento.
“O me, o Rajoy”
Pedro sanchez si è rivolto in particolare a Podemos, il partito di Pablo Iglesias, che ha già annunciato il “no” alla fiducia ma i cui voti sarebbero determinanti per la fiducia. PSOE e Ciudadanos non hanno infatti la maggioranza. Pedro Sanchez ha elencato i punti del suo patto cercando di convincere Podemos ad appoggiarlo. La sinistra non ha avuto i numeri per governare, è stato il ragionamento del leader socialista, pertanto bisogna trovare delle soluzioni intermedie che escludano la possibilità di un nuovo governo del PP. “O me, o Rajoy”, è stato il discorso di fondo del leader socialista, per mettere con le spalle al muro la giovane formazione di sinistra.
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