In Europa i treni ad alta velocità sono una realtà ormai consolidata dall’inizio degli anni ’80 e caratterizzano in modo sempre crescente la mobilità dei cittadini europei.
Il Vecchio Continente dispone infatti del sistema ferroviario più esteso del mondo e sta affrontando un importante processo di conversione dalla rete dei treni in Italia e in Spagna in quelli dell’alta velocità.
Uno studio elaborato da GoEuro dimostra tuttavia che i convogli più veloci ed efficienti non si trovano sul territorio europeo, bensì in Giappone, un paese storicamente all’avanguardia per quanto riguarda questo tipo di tecnologia.
L’alta velocità in Italia e Spagna
Nei primi tre posti della classifica stilata dal portale di viaggi troviamo tre giganti asiatici (Giappone, Corea del Sud e Cina), che, soprattutto grazie agli imponenti investimenti nel settore, si confermano campioni incontrastati dell’alta velocità a livello mondiale. Subito dietro alla triade asiatica si piazzano due paesi europei, Francia e Spagna, mentre per trovare l’Italia occorre scendere fino all’ottava posizione.
I criteri utilizzati per realizzare questa speciale graduatoria sono diversi: la velocità di punta dei treni, il prezzo dei biglietti (Euro/Km), la copertura dell’alta velocità sul totale della rete nazionale e la percentuale di popolazione che può beneficiare del servizio.
Differenze fra alta velocità in Italia e Spagna
Ma quali sono esattamente le differenze che caratterizzano il divario tra i treni in Italia e Spagna? Perché l’alta velocità spagnola è più efficiente di quella italiana?
Il primo elemento messo in luce dalla ricerca è il record di velocità assoluta dei treni. Nei test l‘AVE spagnolo ha raggiunto i 404 km/h, il nuovissimo Frecciarossa 1000 di Trenitalia si è fermato a 400 km/h. Stesso discorso per la velocità effettiva: nel paese iberico i convogli operativi toccano i 320 km/h, in Italia non vanno oltre i 300 km/h.
Tuttavia le differenze più significative si rilevano nella quantità di rete ferroviaria attualmente coperta dalla tecnologia AV. Se in Spagna addirittura il 20,05% dell’intero sistema nazionale è stato adeguato agli standard internazionali dell’alta velocità, in Italia appena il 7,91% dei binari consente il transito di treni superveloci.
Il dato relativo alla percentuale di popolazione raggiunta dal servizio (gli abitanti residenti in ogni città dalla quale partono o fermano treni veloci) attesta ulteriormente la maggiore efficienza spagnola: il 20,51% dei residenti sul territorio ispanico può facilmente accedere all’AV (18,47% il dato italiano) come mostra la mappa qui sotto.
L’ultimo fattore considerato dallo studio di GoEuro riguarda il costo dei biglietti per i treni ad alta velocità diviso per la distanza di percorrenza. In Spagna, nonostante gli elevati standard di qualità, viaggiare sulla linea AV è decisamente più economico. Percorrere un chilometro costa soltanto 0,12 euro, mentre i passeggeri italiani devono sborsare tre centesimi in più ogni mille metri percorsi.
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