Il sindaco di Barcellona Ada Colau ha criticato oggi, presso l’ONU, il comportamento dell’Unione Europea rispetto alla grave crisi dei rifugiati ed ha chiesto un cambiamento radicale delle misure di accoglienza. “Ci fa vergognare profondamente che muoiano migliaia di bambini e bambine, persone anziane, malati, uomini e donne, annegati nel nostro Mar Mediterraneo, alle frontiere d’Europa”, ha affermato il sindaco della capitale catalana, che si trova all’ONU per una riunione preparatoria del vertice Habitat III di Quito.
Colau ha chiesto alle Nazioni Unite che intervengano per convincere gli stati dell’UE a cambiare radicalmente le proprie politiche di accoglienza di rifugiati, fino ad ora del tutto respingenti.
“Se l’Europa vuole continuare ad essere un riferimento internazionale per la democrazia e i diritti umani, deve cambiare radicalmente la sua politica”, ha affermato. Ada Colau ha poi criticato fortemente il governo di Rajoy, ancora in funzione fino a che non si formi un nuovo governo, per il suo continuo “no” alle politiche di accoglienza dei rifugiati (la Spagna fino ad ora ha accolto soltanto 18 rifugiati).
Il sindaco di Barcellona ha infine ricordato i cinque anni del movimento 15-M, (compiuti giusto due giorni fa), ed anche le mobilitazioni degli zapatisti in Messico e le Primavere Arabe, affermando che questi movimenti “devono riempirci di speranza perché è sempre una buona notizia per la democrazia che la cittadinanza si impegni”
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