Sono arrivati oggi nella base aerea di Torrejon de Ardoz, a Madrid, i tre giornalisti freelance spagnoli Antonio Pampliega, José Manuel López e Ángel Sastre, sequestrati in Siria nel luglio del 2015. Dopo dieci mesi di prigionia il loro sequestro è terminato l’altro ieri, quando è stata data la bella notizia della loro liberazione grazie al lavoro del Centro Nacional de Inteligencia (CNI).
A riceverli nell’aeroporto militare, oltre ai familiari, anche la vicepresidente del governo in funzione, Soraya Sáez de Santamaría. Sono stati raggiunti telefonicamente dal re Felipe VI.
I tre giornalisti sono scesi dall’aereo in buone condizioni. In una breve dichiarazione all’agenzia stampa spagnola Efe hanno affermato di esser stati trattati bene e in maniera corretta, anche se non potevano vedere la luce del Sole.
I giornalisti lavoravano, al momento del sequestro nell’estate scorsa, come freelance per vari mezzi di comunicazione spagnoli. La presidente della FAPE (Federación de Asociaciones de la Prensa de España), Elsa González, ha espresso la sua allegria per la notizia sottolineando come si tratti di “tre giornalisti freelance con salari precari e vocazione di ferro”.
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