Il 26 giugno 2016 la Spagna torna alle urne, a soli 6 mesi dalle elezioni del 20 dicembre 2015. Pochi ma non banali i cambiamenti rispetto a quelle elezioni. Mentre tutte le principali forze politiche mantengono il proprio nome e simbolo, la novità arriva da sinistra, dove Podemos e Izquierda Unida si sono unite in una coalizione il cui nome è Unidos Podemos. Una nuova forza politica che i sondaggi danno al secondo posto, diversi punti sopra il Partito Socialista (ne abbiamo parlato qui).
Ripassiamo allora le varie forze politiche (solo le più grandi, a livello nazionale) e i loro simboli elettorali, per orientarsi meglio nelle ormai vicinissime elezioni politiche del 26 giugno 2016. [IMPORTANTE. Bisogna considerare l’importanza, in Spagna, dei partiti regionali, che si presentano solo in certe regioni. Non vengono considerati in questo articolo ma possono essere cruciali per la formazione di un futuro governo]
Unidos Podemos (Podemos + Izquierda Unida + EQUO)
IL simbolo in campagna elettorale della nuova formazione politica Unidos Podemos, frutto dell’accordo fra Podemos, IU, EQUO ed altri soggetti politici della sinistra (qui abbiamo parlato dello storico accordo avvenuto lo scorso maggio), è un cuore multicolore. Sulle schede elettorali invece, sarà un quadrato con le sigle dei partiti originali, fra i quali Podemos occupa la gran parte dello spazio, essendo la formazione più importante. Le due formazioni principali sono Podemos, nata nel 2014 (forza politica che ha saputo trasformare in forza politico parte della spinta di protesta del movimento 15M e la rabbia degli spagnoli contro la corruzione di PP e PSOE) e Izquierda Unida. Quest’ultima è una federazione della sinistra che riunisce molti soggetti politici più piccoli, fra cui lo storico Partito Comunista di Spagna (PCE). Izquierda Unida ha compiuto quest’anno trent’anni dalla fondazione.
Partito Socialista (PSOE)
Il Partido Socialista Obrero Español (PSOE) è stato insieme al PP protagonista dell’alternanza politica in Spagna negli ultimi trent’anni. Venne fondato nel 1879, per ironia della sorte, da un uomo di nome Pablo Iglesias (stesso nome dell’attuale leader di Podemos), anche se non ci sono legami parentali fra i due.
Il PSOE è stato protagonista della rinascita economica della Spagna del dopo-dittatura, con i governi di Felipe Gonzalez. Vinse quattro elezioni consecutive, dal 1982 (la storica vittoria del 28 ottobre) al 1996.
Dal 1996 al 2004 la parentesi di destra, con i governi del PP di Aznar. Poi, dal 2004 al 2011, il PSOE è tornato al potere grazie alla leadership di Zapatero. Nel 2011 i socialisti hanno subito un crollo dopo lo scoppio della crisi economica e l’esplosione del movimento del 15M (“indignados”). Il secondo governo Zapatero si dimise anticipatamente aprendo le porte al governo del PP di Mariano Rajoy (2011-2015).
Partido Popular (PP)
Il Partido Popular è un partito spagnolo di centro-destra, di stampo conservatore. Nacque nel 1989 dalle radici di Alianza Popular, un partito post-franchista formato prevalentemente da ex gerarchi della dittatura di Francisco Franco. Ha ottenuto il potere nel 1996, con il primo governo Aznar, poi bissato nel 2000 fino al 2004. Il terzo governo del PP è stato guidato da Mariano Rajoy (2011-2015). Negli ultimi anni il partito è stato investito da un’ondata senza precedenti di pesanti scandali di corruzione che riguardano sia politici delle amministrazioni locali che pezzi grossi vicinissimi ai leader del partito. L’ultimo scandalo è esploso il 22 giugno 2016, a quattro giorni dalle elezioni, implicando pesantemente un ex ministro del governo Rajoy (ancora in funzione) e lo stesso primo ministro.
Ciudadanos
Il partito Ciudadanos venne fondato nel 2006 a Barcellona, ma fino al 2015 rimase una forza politica di ambito regionale (Catalogna). Si trasformò in partito nazionale nel 2015. In merito all’ideologia, nella percezione dell’elettorato è un partito di centro-destra di stampo liberale, con un elettorato di destra ma più giovane in confronto a quello del PP. Nelle dichiarazioni dei suoi leader tende a mantenersi nel centro politico. La sinistra politica lo definisce “il Podemos di destra”, oppure “il partito delle banche e dell’Ibex 35”, che è la’indice della Borsa spagnola. Il suo attuale presidente è Albert Rivera.
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