MADRID. Il Partido Popular ed il governo Rajoy sono al centro di un nuovo pesante scandalo, emerso a pochissimi giorni dal voto del 26 giugno. Il giornale Público ha pubblicato alcune intercettazioni che aprono inquietanti scenari sull’ex Ministro dell’Interno (ancora adesso in funzione fino a insediamento di nuovo governo), Fernández Díaz. In poche parole il Ministro dell’Interno, secondo quanto emerge dalle intercettazioni, era a capo di un gruppo di poliziotti, una sorta di “polizia deviata”, che aveva il compito di fabbricare falsi rapporti (senza firma) su dirigenti e personalità politiche dei partiti indipendentisti catalani (in particolare ERC e CDC). Una guerra sporca combattuta anche contro i partiti della sinistra.
Tutte le opposizioni hanno chiesto le dimissioni del ministro del PP, che però deciso di non dimettersi. Il Partido Popular, che i sondaggi danno come primo partito alle elezioni del 26J (26 de junio), ha fatto quadrato intorno a Diaz: lo stesso Rajoy ha espresso totale fiducia nel ministro, affermando che la pubblicazione delle intercettazioni è una manovra per ribaltare il risultato elettorale. Il PP ha parlato addirittura di “cospirazione” nei suoi confronti.
Adesso bisognerà vedere se l’elettorato del PP si farà influenzare da questo ultimo (ennesimo) scandalo, o se il mantra della persecuzione giudiziale già tanto caro all’italiano Silvio Berlusconi farà presa sull’elettorato conservatore.
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