Dalì Experience: il genio catalano in mostra a Bologna




Salvador Dalì è sbarcato a Bologna, l’ha invasa nascondendosi in ogni angolo e non se ne andrà fino al 7 Maggio 2017.

Dal 25 Novembre, infatti, circa 200 opere dell’artista spagnolo sono in mostra a Palazzo Belloni situato nel cuore del capoluogo emiliano. L’esposizione dal nome “Dalí Experience” si sta rivelando un grande successo e sono molti i visitatori che ogni giorno intraprendono un viaggio all’interno del geniale universo daliniano. A distinguere la Dalí Experience dalle normali mostre è il fatto che il pubblico non si limita a osservare i quadri e le statue esposte, ma viene coinvolto in un’esperienza che invita a mettersi in gioco utilizzando tutti i sensi.

All’ingresso, oltre al biglietto e ad un paio di occhiali 3D, al visitatore vengono regalati i baffi tipici del genio catalano e un Chupa Chups il cui logo fu disegnato da Dalí nel 1969 (va detto che non c’è una grande scelta di gusti: fragola o fragola. Però è gratis, quindi…). L’artista fu uno dei primi a capire l’importanza della pubblicità e non esitò a disegnare loghi per vari brand e a diventare il volto dello spot televisivo della marca di cioccolato Lanvin.

Ai visitatori viene fornita inoltre una penna interattiva: non è la classica audio guida, se vi aspettate spiegazioni sulla tecnica pittorica o sull’anno in cui fu dipinto il quadro vi toccherà cercarle su Google una volta arrivati a casa. Il vero scopo della penna interattiva è guidare il visitatore lungo un percorso uditivo e dando voce ai quadri. Un esempio? Davanti a un’illustrazione del Lobster Telephone, il telefono aragosta  progettato dall’irriverente artista catalano sentirete il suono di un telefono che squilla. Un lato negativo: alcuni contributi sono frammenti di discorsi di Dalí in spagnolo o in inglese, lingue che non tutti capiscono.

La collezione si compone soprattutto di sculture tra le quali spicca Persistence of Memory che rappresenta uno dei soggetti preferiti da Dalí: l’orologio molle. L’orologio daliniano non può essere regolato, il tempo non è qualcosa di rigido, ciò che davvero conta è la percezione che noi abbiamo di esso.

Mentre ci si aggira tra le sale di Palazzo Belloni il tempo pare fermarsi, sembra di essere in un universo parallelo e surreale. Nulla è come sembra: una semplice cassettiera è uno strumento che ci permette di far apparire sul muro foto e opere del pittore catalano, le scale che sembrano condurre ai bagni portano in realtà in uno strano luogo in cui saremo faccia a faccia con Dalí, le cose cambiano quando indossiamo gli occhiali 3D o quando in una delle sale la luce si spegne.

La Dalí Experience esce dai confini dello spazio espositivo e coinvolgerà l’intera città di Bologna: saranno programmati appuntamenti ed eventi “surreali”, che si svolgeranno a sorpresa e in luoghi, in partnership con istituzioni e realtà locali, in un continuo rapporto fuori-dentro, online-offline, reale-virtuale.

Dalí Experience, a Bologna fino al 7 maggio 2017

E’ possibile scaricare anche l’applicazione di realtà aumentata Dalí AR che permetterà di scovare i luoghi in cui verranno allestiti eventi e installazioni. Usando la propria fotocamera e mettendosi in determinati punti, potrete inoltre vedere una versione daliniana della rossa Bologna: l’orologio di Palazzo d’Accursio, ad esempio, si trasformerà in un orologio molle. Anche se, a dir la verità, io non ci sono riuscita… non so se altri avranno più fortuna!

Nemmeno la gastronomia, uno dei vanti del capoluogo emiliano, resterà a guardare: alcuni dei migliori ristoranti della città offriranno uno speciale menu Dalì creato per l’occasione.

Se ciò che cercate sono le opere più celebri dell’artista coi baffi rimarrete delusi dalla Dalí Experience perché non troverete ne’ “Il Grande Masturbatore”, ne’ “Peristenza della Memoria”. In quel caso nulla è meglio dell’Espace Dalí di Parigi, del museo madrileno Reina Sofía o della casa museo di Figueras (provincia di Girona) città natale di Dalí. Tuttavia, se volete un’esperienza a 360° nel mondo del folle artista spagnolo, uscirete emozionati e contenti dalla mostra bolognese.




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Giulia Zuffa

Laureata in Scienze della comunicazione, vive tra Bologna e Milano, ma ha il cuore in Spagna. Aspirante giornalista con la passione per la politica, il buon cibo e il calcio.

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