MADRID. Il tradizionale discorso di Natale del Re di Spagna, Felipe VI, trasmesso nella serata del 24 dicembre 2016, ha avuto quest’anno la minima audience da quando vengono rilevati i dati sugli spettatori. In particolare, è stato il discorso meno visto dal Natale del 1998, quando era Re di Spagna Juan Carlos I. Rispetto allo scorso anno ci sono stati 844.000 spettatori in meno.
Nel suo discorso il monarca ha chiesto ai politici di correggere le disuguaglianze causate dalla crisi e rafforzare la coesione sociale. Ha inoltre chiesto loro di dialogare e capirsi di più reciprocamente. Si è augurato un miglioramento delle condizioni economiche delle famiglie e dei giovani, su cui pesa ancora l’enorme problema sociale della disoccupazione. Felipe VI ha poi affermato che” l’intolleranza e l’esclusione, così come la negazione del prossimo, ed il disprezzo delle opinione altrui, non possono esistere nella Spagna di oggi”.
Critiche da Podemos e plauso dei partiti tradizionali alle parole del monarca
Da parte dei partiti politici è arrivato il plauso dei partiti tradizionali, PP e PSOE, e di Ciudadanos, mentre è stata abbastanza dura la formazione di Pablo Iglesias, Podemos: “Felipe VI ha lasciato fuori dal suo discorso milioni di spagnoli che sanno bene come l’attuale crisi economica non sia una crisi bensì una truffa” si legge in un post pubblicato dal segretario della formazione con parole che fanno un chiaro riferimento allo slogan prediletto dal movimento 15M.
Assente dal discorso del Re il dramma dei femminicidi: un tema toccato invece dal Presidente della Repubblica Mattarella nel discorso di fine anno
Podemos accusa inoltre il Re di aver usato parole “che poteva benissimo aver scritto Rajoy”, (attuale primo ministro, del conservatore Partido Popular). Infine viene criticato per non aver speso nemmeno una parola sul dramma della violenza contro le donne e sul femminicidio, che nel 2016 ha visto ancora una volta decine di donne uccise da compagni e mariti in Spagna come in Italia. Íñigo Errejón, ma anche molte persone attraverso i social network, hanno espresso la propria indignazione per l’assenza di questo tema nel discorso del Re.
Un tema che è invece stato toccato dal Presidente della Repubblica italiano Mattarella nel suo discorso di fine anno, il 31 dicembre del 2016.
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