
MADRID. Domenica 8 gennaio, in serata, la Gran Via di Madrid è stata riaperta al traffico privato dopo quasi un mese di restrizioni. La grande strada madrilena situata in pieno centro, la via dello shopping e dei grattacieli cittadini, dei teatri e dei grandi cinema, delle folle di pedoni e dell’intenso traffico automobilistico (circa 50.000 macchine al giorno), era stata chiusa parzialmente al traffico a partire dal ponte dell’8 dicembre 2016.
Poi nel fine settimana fra il 16 ed il 18 dicembre, ed infine senza nessuna interruzione dal 23 dicembre all’8 gennaio, in piene festività natalizie.
Quasi un mese di traffico ridotto
La misura, fortemente voluta dalla giunta municipale guidata da Manuela Carmena, eletta nel 2015 con una piattaforma cittadina che includeva Podemos e movimenti ecologisti, aveva l’obiettivo di ridurre l’inquinamento in città e di dare più spazio ai pedoni in un’area caratterizzata storicamente da traffico intenso.
Bisogna ricordare che proprio a fine dicembre Madrid ha sforato nuovamente i limiti di inquinamento dell’aria e per la prima volta nella sua storia ha introdotto l’obbligo di circolazione a targhe alterne per ridurre la contaminazione
Si tratta inoltre di un esperimento in vista di una progressiva decongestione del centro di Madrid dal traffico automobilistico. La parola chiave degli ecologisti: ridare spazio alla dimensione pedonale, allontanare le macchine dal centro, decongestionare le città.
Restrizioni al traffico per dare più spazio ai pedoni e ridurre l’inquinamento

In realtà la Gran Via non è stata pedonalizzata interamente: nei giorni di restrizione potevano passare bus, taxi, auto private dei residenti nella zona, ditte di logistica. Tuttavia la riduzione del flusso di automobili è stata evidente.
Inoltre per dare più spazio ai pedoni, erano state disposte delle transenne che costringevano il traffico a concentrarsi nella carreggiata centrale dell’ampia strada; i pedoni potevano uscire dai marciapiede e camminare lungo la strada senza rischi.
Per la giunta della Carmena si è trattato di un esperimento, ora l’obiettivo è la pedonalizzazione totale e definitiva della Gran Via. Un evento che secondo la sindaca potrebbe avvenire entro tre anni, dopo che saranno studiate nel dettaglio le opzioni per veicolare il traffico altrove e per cercare alternative.
Critici i commercianti ed il Partido Popular: ma il prossimo passo è la pedonalizzazione definitiva
La restrizione al traffico sulla Gran Via ha attirato sulla Carmena le ire di commercianti, albergatori e quelle del Partido Popular. Secondo i critici la restrizione ha creato soltanto problemi ai madrileni (la Gran Via viene usata come una grande autostrada cittadina che collega la zona est della città con la zona ovest). Inoltre permette di accedere ai parcheggi dell’area di Malasaña e del centro.
Tuttavia, in una città dove il trasporto pubblico è piuttosto efficiente e capillare (specialmente la rete di metropolitana) e dove lunghissimi tunnel autostradali permettono di passare da un lato all’altro della città senza mai salire in superficie, le critiche sono apparse piuttosto strumentali. Inoltre, come riconosciuto del resto da alcuni commercianti, la pedonalizzazione dovrebbe portare benefici perché rende il passeggio sulla Gran Via più gradevole e facile ai pedoni (potenziali compratori).
Intanto, per il 2017 l’obiettivo del Comune è di ampliare i marciapiede e diminuire così lo spazio per la macchine. Insomma, una rivoluzione verde che non ha precedenti in questa trafficata ed inquinata città.
Calle Gran Via: ecco dove si trova
Lorenzo Pasqualini
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