“Accogliamo subito!” manifestazione in favore dei rifugiati a Barcellona

La manifestazione del 18 febbraio 2017 a Barcellona a favore dell’accoglienza dei rifugiati (fonte: pagina Facebook di Casa Nostra Casa Vostra)

Sabato 18 Febbraio, a Barcellona, migliaia di persone hanno marciato per chiedere al Governo di rispettare gli impegni presi sull’accoglienza dei rifugiati.

Secondo la Guardia Civil i partecipanti erano 160 000, mentre gli organizzatori parlano di 300 000 persone. Ad ogni modo, si tratta di una delle prime grandi manifestazioni in Europa per far pressione su un governo affinché si occupi della crisi dei migranti.

Un fenomeno che non sembra destinato a risolversi in tempi brevi e che, ormai da anni, sta colpendo il nostro continente. Alla fine del 2016 la Spagna aveva accolto solo un 5% del numero di rifugiati stabilito dall’Unione Europea. Il paese iberico dovrà quindi far entrare nei propri confini altre 16.000 persone nei prossimi dieci mesi se vuole rispettare gli impegni presi con Bruxelles.

La Spagna ha accolto finora pochissimi rifugiati: solo il 5% del numero stabilito dall’Unione Europea

Ad organizzare la manifestazione è stata l’associazione catalana “Casa nostra casa vostra”. Si tratta di un’organizzazione no profit formatasi l’anno scorso dall’iniziativa di un gruppo di persone che hanno condiviso un’esperienza di volontariato in un campo di rifugiati al confine tra Grecia e Macedonia.

La manifestazione del 18 febbraio 2017 a Barcellona a favore dell’accoglienza dei rifugiati (fonte: pagina Facebook di Casa Nostra Casa Vostra)

Cittadini e autorità sono scesi in strada indossando indumenti di colore blu per simboleggiare il mare, sotto lo slogan “Vogliamo accogliere”. Sullo striscione che apriva la manifestazione si leggeva invece “Catalogna terra di accoglienza. Basta scuse, accogliamo subito!”.

La “marea blu”, come è stata definita dagli organizzatori, è partita da Piazza Urquinaona per poi terminare nel Paseo Marítimo, sulle sponde del Mediterraneo, quello stesso mare in cui molte persone trovano la morte ogni giorno.

I media hanno parlato di una marcia svoltasi in un clima pacifico a cui hanno preso parte persone di tutte le età. Alla manifestazione erano presenti esponenti di tutti i partiti, fatta eccezione per il Partido Popular.

Al corteo anche la sindaca di Barcellona e molti esponenti di partito, fatta eccezione quelli del Partido Popular

A sfilare è stata anche la sindaca del capoluogo catalano, Ada Colau. La prima cittadina ha dichiarato che spera che Barcellona diventi “la capitale dei diritti umani, della speranza e della pace” e che questa sia solo la prima di una lunga serie di marce per chiedere a gran voce maggiori tutele per i rifugiati che sbarcano sulle nostre coste.  

I numeri di questa crisi migratoria sono impressionanti: secondo il rapporto stilato dalla CEAR, la Commissione spagnola per l’aiuto ai rifugiati, il numero di richiedenti asilo nel 2015 ha triplicato quello dell’anno precedente.

Ci troviamo di fronte al maggior esodo dalla fine della Seconda Guerra Mondiale e diventa sempre più difficile far fronte al fenomeno. Il 17 Febbraio ci sono stati scontri a Ceuta dopo che 500 migranti hanno superato la barriera di filo spinato che separa il Marocco dal territorio spagnolo.  La recinzione è stata costruita negli anni ’90 dall’Unione Europea con un costo di ben 30 milioni di euro e sono previsti nuovi interventi per innalzarla a 6 metri, così da rendere più complicato il suo superamento. L’esatto contrario di quello che hanno chiesto i manifestanti che hanno sfilato per le strade di Barcellona per un’Unione Europea in cui ci sia più accoglienza e meno per barriere.

Le foto della manifestazione del 18 febbraio 2017 a Barcellona

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Giulia Zuffa

Laureata in Scienze della comunicazione, vive tra Bologna e Milano, ma ha il cuore in Spagna. Aspirante giornalista con la passione per la politica, il buon cibo e il calcio.

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