Il 14 febbraio scorso sono stati presentati dal Governo spagnolo i dati sul numero di omicidi registrati in Spagna nel 2016.
Il dato positivo è che c’è una sensibile riduzione rispetto a dieci anni fa. Gli omicidi nel 2016 sono stati infatti 292, contro i 302 del 2015 ed i 518 del 2005. Il governo, diffondendo i dati, ha sottolineato che si tratta della prima volta che il numero di omicidi scende sotto i trecento.
Per la prima volta in Spagna, meno di trecento omicidi in un anno
Il dato preoccupante d’altro canto è che il 15% di questi omicidi è stato dovuto a violenza machista, come viene definita in Spagna la violenza di genere. Sono state infatti 44 le donne uccise da compagni, ex mariti o ex fidanzati nel 2016, un fenomeno che sempre più frequentemente la stampa spagnola ed italiana definisce “femminicidio”.
Il dramma del femminicidio: 44 donne assassinate da ex compagni
Certo, si registra anche in questo caso una diminuzione rispetto al passato (60 donne uccise nel 2015, più di 70 nel 2010) ma resta un dato davvero preoccupante.
“La Spagna – ha affermato il Ministro dell’Interno spagnolo Zoido – è il secondo paese dell’Unione Europa con la tassa di omicidi più bassa”. Anche se, come ha sottolineato lo stesso Ministro, questo confronto è stato fatto con i dati europei del 2014. Il tasso di omicidi si è piazzato nel 2016 su un valore di 0,63 per ogni centomila abitanti.
E in Italia?
L’Italia mostra un andamento e una situazione molto simili a quelli della Spagna, sul fronte degli omicidi. Da più di 20 anni si registra una continua riduzione: nel 2015 sono stati 469 (bisogna considerare che in Italia la popolazione è maggiore, con circa 13 milioni di persone in più).
Il tasso di omicidi per 100.000 abitanti in Italia è di circa 0,8, quindi di poco superiore a quello spagnolo, fra i più bassi d’Europa. Anche in Italia il dramma della violenza contro le donne ha causato un numero allarmante di morti: parliamo di 108 donne uccise nel 2016. Anche per questo, il 26 novembre scorso, decine di migliaia di persone sono scese in piazza Roma in una storica manifestazione, sotto lo slogan ” non una di meno”. Ne abbiamo parlato qui.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è intervenuto più volte sul tema affermando che bisogna metter fine a questo insopportabile fenomeno.
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