L’11 marzo a Madrid è un giorno di memoria, riflessione, ricordo. L’11 marzo del 2004 la città venne duramente colpita da una serie di attentati terroristici, che presero di mira i treni regionali carichi di pendolari. Le vittime delle bombe dell’11M (“once eme“, così gli spagnoli ricordano la giornata), furono 192, centinaia i feriti. Le bombe, in tutto undici, furono piazzate da una cellula jihadista e colpirono i treni pieni di persone che andavano al lavoro, in piena ora di punta. Per ricordare le stragi dell’11 marzo, ogni anno a Madrid si tengono una serie di atti celebrativi. Anche quest’anno si sono tenute numerose cerimonie.
Il primo atto si è svolto alle 9 di mattina in Puerta del Sol con un omaggio alle vittime vicino alla targa in loro ricordo, situata nella storica piazza madrilena. Alla cerimonia istituzionale erano presenti la presidente della Comunidad de Madrid, Cristina Cifuentes, la sindaca di Madrid Manuela Carmena, ed esponenti del governo e delle istituzioni statali.
Corone di fiori e concerti di violino: le iniziative a 13 anni dalla strage di Madrid
Alle 10 invece si è svolta presso la stazione di Atocha, dove ci fu una delle esplosioni con più vittime e per questo diventato il luogo simbolo di quella tremenda giornata, si è svolta un’altra cerimonia, organizzata dai sindacati CC OO e UGT, dall’Unión de Actores y Actrices e dall’ Asociación 11M Afectados por el Terrorismo. Davanti al monumento memoriale della strage, situato di fronte alla stazione, si sono alternati anche numerosi esponenti politici dei principali partiti spagnoli, dal PP a Podemos, dal PSOE a Ciudadanos. Sono stati deposti fiori e corone di fiori, in una giornata marcata dal ricordo e dal dolore per le persone decedute.
Altre celebrazioni si sono tenute presso il Parco del Retiro, dove si trova il Bosco del Ricordo (dove si trovano 191 cipressi ed olivi piantati negli anni scorsi in memoria delle vittime) e presso diverse stazioni della rete ferroviaria regionale Cercanias, dove avvennero le esplosioni. In particolare quelle di Santa Eugenia ed El Pozo, nella periferia sud di Madrid.
Lorenzo Pasqualini
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