Il rimpasto nel governo regionale catalano blinda l’esecutivo su posizioni indipendentiste di scontro totale con Madrid, mentre le dimissioni del capo dei Mossos D’Esquadra aumenta le preoccupazioni del governo centrale
MADRID. Mancano poco più di due mesi al referendum per l’indipendenza della Catalogna (dichiarato incostituzionale) e la tensione fra Barcellona e Madrid continua a crescere.
Il 15 luglio scorso, il governo indipendentista regionale, guidato da Carles Puigdemont, ha realizzato un rimpasto nelle fila del proprio esecutivo.
Una mossa che è servita a radicalizzarlo su posizioni nettamente indipendentiste e di scontro totale con la Spagna, blindandolo in vista del voto dell’1 di ottobre.
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Il rimpasto radicalizza il governo regionale catalano
Non che i tre consiglieri regionali uscenti fossero anti-indipendentisti: erano in linea con l’idea di una secessione dalla Spagna, ma volevano farlo senza arrivare allo scontro totale, cercando vie più moderate. I nuovi arrivati consolidano invece il governo regionale intorno all’idea che la separazione della Catalogna dalla Spagna deve avvenire “costi quel che costi”.
Le dimissioni del capo della polizia catalana: al suo posto un indipendentista
Pochi giorni dopo il rimpasto, lo scorso 17 luglio, è arrivata la notizia delle dimissioni del capo della polizia locale catalana, Albert Batlle.
Il capo dei Mossos de Esquadra, così si chiama il corpo di polizia regionale catalano, istituito nel 1994, si è dimesso dopo mesi di forte contrasto con il governo. Al suo posto è stato nominato Pere Soler, un indipendentista convinto.
Erano anni che il capo dei Mossos D’Esquadra, Batlle, era oggetto di critiche da parte degli indipendentisti.
La tensione intorno al suo nome era cresciuto a febbraio di quest’anno, quando aveva affermato in una intervista televisiva che i Mossos non hanno alternative se non “far rispettare la legge vigente”. Un chiaro segnale sul fatto che non avrebbe messo la polizia catalana al servizio del secessionismo.
Lunedì 18 luglio sono invece arrivate altre dimissioni eccellenti, quelle del direttore del servizio di emergenza 112.
Il dubbio dei costituzionalisti: applicare l’articolo 155 della Costituzione spagnola?
Si fanno poi sempre più insistenti le voci di un’applicazione, da parte dello Stato spagnolo, dell’articolo 155 della Costituzione. Secondo diversi esperti costituzionalisti sarebbe l’unica forma ordinaria (escluso lo “stato d’eccezione”) per far sì che il Governo spagnolo possa prendere il controllo dei Mossos d’Esquadra nel caso in cui la polizia si schieri con i piani secessionisti.
Expertos constitucionalistas optan por el artículo 155 para el control de los Mossos
El nombramiento de Pere Soler, un independentista acérrimo, como nuevo jefe político de los Mossos d’Esquadra ha puesto en cuestión la neutralidad y la imparcialidad de la policía autonómica catalana ante el referéndum ilegal previsto por la Generalitat para el 1 de octubre.
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