Spagna, il corpo di Dalí sarà esumato




salvador dalìUn test del DNA, un’eredità milionaria, un uomo famosissimo, una giovane domestica e una donna alla ricerca del padre biologico. Potrebbe essere la trama di una soap opera sudamericana o di un libro da leggere sotto l’ombrellone e invece è tutto vero: come spesso accade la realtà supera la finzione.

I protagonisti

Al centro della vicenda c’è una donna nata nel 1956 a Figueras, Catalogna. La nostra protagonista si chiama Pilar Abel e assicura essere la figlia di Salvador Dalí. A confessarglielo sarebbe stata la madre che da giovane prestò servizio come domestica a casa di amici dello stravagante artista.

Da dieci anni Pilar si appella ai tribunali per poter confrontare il proprio DNA con quello del pittore catalano e finalmente la sua richiesta è stata accolta dalla giudice María del Mar Crespo. Una sentenza ha ordinato l’esumazione del corpo di Dalí e martedì 11 Luglio la presunta figlia del pittore è attesa all’Istituto Nazionale di Tossicologia e Scienza Forense di Madrid per sottoporsi al test del DNA.

Gli antagonisti

In ogni telenovela che si rispetti non può di certo mancare una manciata di antagonisti: la Fondazione Dalí-Gala ha presentato ricorso e chiede che prima di arrivare all’esumazione si tentino altre strade. Pilar Abel non è figlia unica, quindi il primo passo potrebbe essere accertare se effettivamente lei e i fratelli siano figli dello stesso padre.

Non avendo discendenti, al momento della morte di Salvador Dalí gran parte del suo patrimonio passò nelle mani dello Stato spagnolo… c’è già chi si chiede cosa succederebbe se il DNA di Pilar Abel e quello del pittore si dimostrassero compatibili.

Una vicenda surreale

Ad aggiungere un tocco di surrealismo all’intricata faccenda sono le dichiarazioni rilasciate dall’imbalsamatore di Dalí, dal suo parrucchiere e da coloro che lo conobbero.

L’eccentrico artista fu imbalsamato dopo la morte avvenuta nel 1989 per poter essere “esposto” e poi sepolto nel luogo in cui aveva vissuto anziché in un cimitero. Secondo Narcís Bardalet, il medico che svolse l’operazione, la sostanza usata per conservare il corpo potrebbe aver alterato il DNA dell’artista.

C’è poi il parrucchiere del pittore che afferma di aver conservato qualche pelo dei celeberrimi baffi all’insú daliniani e si è dichiarato disposto a metterli a disposizione per effettuare il test del DNA.

Per finire, alcuni studiosi e persone che conobbero Salvador Dalí non credono alla storia di Pilar Abel: pare, infatti, che il pittore si limitasse a guardare le proprie amanti (persino la moglie Gala) senza mai toccarle. Non a caso come si chiama uno dei più famosi quadri dipinti dal padre del surrealismo?

Insomma, sta per iniziare una soap opera estiva che si promette lunga e avvincente.



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Giulia Zuffa

Laureata in Scienze della comunicazione, vive tra Bologna e Milano, ma ha il cuore in Spagna. Aspirante giornalista con la passione per la politica, il buon cibo e il calcio.

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