MADRID. Oggi alle 12 decine di migliaia di persone sono scese in piazza davanti ai municipi di città e centri minori in tutta la Spagna, per difendere “l’unità del paese”.
Le manifestazioni erano state convocate dalla Fundación DENAES (Defensa de la Nación Española) (ne abbiamo parlato qui).
All’appello della Denaes, una fondazione nata nel 2011 e che ha ricevuto finanziamenti per oltre centomila euro dai governi regionali del PP della Comunidad de Madrid, avevano aderito decine di gruppi ed associazioni dell’estrema destra, gruppi ultra cattolici, ed alcune personalità politiche della destra, come l’ex ministro del PP Oreja.
L’associazione che ha promosso le mobilitazioni si chiama Denaes
Alla mobilitazione hanno preso parte migliaia di persone, che hanno sventolato bandiere spagnole e detto “no” alla secessione della Catalogna.
Nella regione, lo ricordiamo, si terrà il primo ottobre un referendum (dichiarato illegale dal tribunale Costituzionale spagnolo) per l’indipendenza dalla Spagna. Lo stato spagnolo ha messo in moto nelle due ultime settimane un’enorme dispiegamento di forse per impedire la celebrazione della consulta (segui qui la Diretta de El Itagnol su questo mese di settembre storico per il paese).
Le manifestazioni: evidente la presenza dell’estrema destra
A Madrid la manifestazione unionista più importante, con almeno 10.000 persone riunite in Plaza de Cibeles. Per via dell’elevato numero di persone la piazza è stata chiusa al traffico per un certo periodo di tempo.
In alcuni casi sono state portate alle concentrazioni anche bandiere franchiste con lo scudo dell’aquila di San Juan. Le bandiere franchiste erano comunque in numero minoritario rispetto alle bandiere nazionali.
A Madrid un video mostra come alcuni adolescenti abbiamo intonato il canto fascista Cara al Sol durante la manifestazione. In altri casi la presenza dell’estrema destra si rende evidente andando a vedere il nome delle associazioni e dei gruppi che hanno aderito alle mobilitazioni.
Alle mobilitazioni ha partecipato anche gente comune, che ha voluto esprimere il proprio disappunto per la situazione di scontro creatasi fra Spagna e Catalogna.
Manifestazioni ci sono state in molte città spagnole ed anche in centri minori. Sui social network è stato usato l’hashtag #Españasalealacalle, diventato trending topic per alcune ore su Twitter.
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