Sono passati vent’anni dal 30 settembre del 1997, quando la città spagnola di Alicante, nella Comunidad Valenciana, venne colpita da un’alluvione lampo in seguito ad un nubifragio record, quello che oggi viene denominato dai mass media “bomba d’acqua”.
In quella giornata caddero sull’area di Valencia, in un’ora e mezzo circa, 156 mm di pioggia, che salirono ad un valore di 287 mm dopo cinque ore.
Il nubifragio causò gravi inondazioni (riadas), anche per l’assenza di un’adeguata rete di drenaggio delle acque.
Le vittime dell’alluvione furono cinque
Ci furono cinque vittime, quattro delle quali in città.
La grave alluvione del 1997 avvenne a quindici anni da quella del 1982, che aveva già messo in ginocchio la città. L’evento è servito ad intraprendere una serie di importanti opere per ridurre il rischio idrogeologico, anche se molto resta da fare ancora, vista l’elevata urbanizzazione del territorio sulla costa mediterranea spagnola e l’intensificarsi di fenomeni temporaleschi estremi.
Lorenzo Pasqualini
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