Spagna, il muro della discordia che divide Murcia

Non solo la Catalogna, anche la piccola Murcia è in stato di agitazione.

Nella regione del sud est della Spagna, produttrice di gran parte della frutta e della verdura che finisce sulle tavole di tutta Europa, i cittadini stanno protestando da anni, ma negli ultimi mesi le manifestazioni si sono intensificate.

I binari che tagliano la città

La capitale della Regione, battezzata con grande fantasia Murcia capitale, è tagliata in due da vecchi binari: treni rumorosi, mobilità complicata, persone costrette a lunghe camminate per arrivare fino ai sottopassi, differenze importanti tra i quartieri a sud della ferrovia e quelli a nord, come dimostrano il grafico elaborato dal giornale El Confidencial.

Da trent’anni la piattaforma “Pro soterramiento” si spende per far sì che i binari siano interrati. Nel 2006 il Governo spagnolo firmò un accordo per costruire una linea ad alta velocità, collegando finalmente la Regione con il resto del Paese; il progetto prevedeva anche l’interramento delle vie ferrate così da restituire alla città la sua normale vita. 11 anni dopo la promessa resta incompiuta.

Il muro

Nel 2018 l’AVE arriverà a Murcia, ma il sotterramento è stato rimandato al 2020/2023 a causa della mancanza di fondi. Nel frattempo si costruirà un muro alto cinque metri e lungo 9 km. Molti sottopassi, sia pedonali che stradali, saranno chiusi isolando ancora di più alcune zone in cui non circolerà nemmeno il trasporto pubblico.

Per questo motivo 50.000 cittadini sono scesi in piazza un mese fa: una cifra enorme se si pensa che l’intera Regione ha una popolazione che non arriva al milione e mezzo di abitanti, pressappoco la stessa di Milano. Inoltre, il 28 ottobre hanno sfilato per le vie madrilene 10.000 persone, manifestazione a cui hanno preso parte anche alcuni politici tra cui il leader di Izquierda Unida, Alberto Garzón.

Sabotaggi e corruzione

Non solo proteste pacifiche: sono stati molti i sabotaggi alle attrezzature e si sono verificati scontri con la polizia che hanno portato a multe, arresti e hanno causato numerosi feriti.

Per non farsi mancare nulla, in questa storia non poteva mancare un pizzico di corruzione: il “caso César” sta cercando di far luce su una presunta appropriazione di fondi pubblici negli appalti del treno ad alta velocità, tratto Murcia-Alicante.

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Giulia Zuffa

Laureata in Scienze della comunicazione, vive tra Bologna e Milano, ma ha il cuore in Spagna. Aspirante giornalista con la passione per la politica, il buon cibo e il calcio.

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