MADRID. Il tribunale spagnolo Audiencia Nacional, ha condannato il rapper Pablo Rivadulla, conosciuto con il nome artistico di Pablo Hásel, ad una pena di due anni di carcere e 24.300 euro di multa por un reato di esaltazione del terrorismo, calunnie ed ingiurie alla Monarchia ed alle istituzioni dello Stato.
Sotto accusa 64 tweets pubblicati su Twitter negli anni scorsi, e per una canzone pubblicata su You Tube.
Dopo aver conosciuto la sentenza il rapper ha scritto: “non zoppicherò mai, fascisti di merda“.
Pochi giorni fa un altro rapper condannato al carcere per delle canzoni
Pochi giorni prima, un altro rapper, conosciuto con il nome d’arte Valtonyc, era stato condannato ad oltre tre anni di carcere per delle canzoni, con reati molto simili: calunnie alla Corona, esaltazione dei gruppi terroristi baschi.
Cresce sempre più in Spagna il dibattito sulla libertà d’espressione. La domanda è: si può finire in prigione per dei “tweets”? In Sèagna sta succedendo. Per ora, a riguardo, l’unica notizia positiva arrivata questi giorni è quella dell’assoluzione di una ragazza che rischiava un pesante pena per aver pubblicato “tweet” ritenuti offensivi su Carrero Blanco, il gerarca della dittatura franchista ucciso nel 1973 da un attentato dell’ETA.
Spagna, aveva ironizzato sulla morte di Carrero Blanco su Twitter: assolta Cassandra Vera
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