Centinaia di migliaia di persone hanno preso parte, domenica 15 aprile a Barcellona, ad una manifestazione per chiedere la messa in libertà dei leader indipendentisti arrestati negli ultimi mesi per aver tentato di portare la Catalogna all’indipendenza.
Secondo la Guardia Urbana di Barcellona avrebbero partecipato oltre trecentomila persone. Oltre 700.000 secondo gli organizzatori. Fra gli slogan più diffusi “libertà prigionieri politici”. P
Appoggio della manifestazione anche ai leader e politici che hanno deciso di lasciare la Spagna per sfuggire alla giustizia spagnola, come Marta Rovira. Persone che, almeno una parte del movimento indipendentista, definisce “esiliati”, nonostante l’evidente uso improprio del termine.
Lo striscione di apertura del corteo: “Por los derechos y las libertades, por la democracia y la cohesión, ¡os queremos en casa! “. Nei mesi scorsi si erano già svolte grandi manifestazioni per la scarcerazione dei leader politici arrestati.
Anche i sindacati maggioritari appoggiano il corteo
La mobilitazione era stata organizzata dalla piattaforma ‘Espai Democràcia i Convivència’, nella quale si trovano anche entità come la ANC, Òmnium Cultural ed i sindacati CC.OO. e UGT della Catalogna. Proprio l’adesione dei sindacati (nonostante fossero le filiali regionali) alla mobilitazione ha destato qualche malumore nelle direzioni ed anche fra gli iscritti al sindacato, tanto che entrambe le sigle hanno dovuto specificare che non si trattava di una manifestazione indipendentista bensì un corteo che invitava al dialogo ed all’allentamento della tensione.
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