La grotta di Altamira in Spagna, uno dei più famosi monumenti dell’arte umana

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La grotta di Altamira, in Spagna, situata presso Santillana del Mar nella provincia di Santander è uno dei monumenti più famosi dell’arte umana, conosciuta come la “ Cappella Sistina della preistoria”. Le grandi figure policrome di bisonti, cavalli, cinghiali, cervi balzano ancora dalla parete vigorose e ben proporzionate, nelle pose più diverse. Furono dipinte nel Paleolitico Superiore, fra 14 mila e 16 mila cinquecento anni fa. Sebbene nella Spagna settentrionale esistano altre 17 grotte con pitture rupestri dello stesso periodo nessuna è paragonabile per la qualità artistica a quella di Altamira. Dal 1985 è diventata Patrimonio dell’Umanità.

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La Grotta di Altamira: patrimonio dell’Umanità

La grotta fu scoperta per caso nel 1868, ma solo dieci anni più tardi una bambina di nove anni, la figlia di un archeologo dilettante, don Marcelino Sanz de Sautula, entrata con il padre nella grotta, alla luce delle lampade al carburo si accorse delle grandi figure di ocra rossa raffiguranti animali che ricoprivano tutta la volta di quella che è oggi conosciuta come la sala dei bisonti. La scoperta fece sensazione e non fu dapprima ben accolta dalla comunità scientifica, tanto che si parlò perfino di un falso. Solo in seguito fu riconosciuta come opera di esseri umani vissuti nel Paleolitico. Le conoscenze dell’epoca sulla preistoria furono così rivoluzionate e si aprirono prospettive completamente nuove sulla conoscenza del pensiero e dell’anima dei nostri antichi antenati, più simili a noi di quello che si potesse immaginare.

Le grotte di interesse preistorico in Spagna: ecco quali sono

Quale fu la spinta che portò l’uomo del Paleolitico a dipingere tante immagini di animali? La grotta fu un luogo in cui praticare riti propiziatori per la caccia? A queste domande non si può dare una risposta precisa, resta però la testimonianza del senso artistico e dell’abilità di quei nostri antenati così lontani nel tempo, ma così vicini a noi per sensibilità e gusto del bello.

Grotta chiusa al pubblico, ma c’è una “copia”

La grotta fu chiusa al pubblico molti decenni fa per evitare che l’anidride carbonica prodotta dal respiro di tanti visitatori potesse danneggiare le pitture, ma queste sono state riprodotte in un ambiente artificiale e continuano ad attirare migliaia di visitatori da tutto il mondo.

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Alessandra G.

Nata a Roma nel 1951, è laureata in Biologia ed ha insegnato in scuole secondarie statali fino alla pensione.

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