ROMA. La Casa Internazionale delle Donne di Roma, situata nello storico palazzo seicentesco del Buon Pastore, a Trastevere, si trova a partire dal novembre scorso a rischio sfratto. lee el artículo en castellano.
Questo centro culturale, occupato da attiviste del movimento femminista nel 1987, è stato per tre decenni attivissimo nelle lotte femministe e nello sviluppo di servizi a sostegno delle donne, a partire da quelle vittima di violenze. Nel 1992 arrivò il riconoscimento del Comune, ed il permesso per continuare ad utilizzare un edificio che fa parte del patrimonio comunale. Negli ultimi anni il centro è diventato un punto di riferimento.
La giunta di Virginia Raggi minaccia di chiudere la Casa
La giunta governata dal Movimento 5 Stelle però, non ha valorizzato queste situazioni, ed ha già azzerato diverse realtà. Negli ultimi mesi è finita nel mirino anche la Casa delle Donne, che accoglie oltre trentamila donne ogni anno ed organizza peraltro importanti iniziative culturali, oltre ad ospitare una vasta biblioteca ed uno sportello anti-violenza.
La petizione “la Casa siamo Tutte”, su Change.org
Ora le persone che gestiscono la Casa, un centro la cui utilità sociale è evidente e va al di là di qualsiasi orientamento politico, sono costrette a pagare 800.000 euro per continuare a gestire l’immobile. Questo nonostante siano state proprio le attiviste della Casa Internazionale delle Donne a evitare che l’edificio, molto antico, finisse nel degrado.
La pagina web della Casa Internazionale delle Donne a Roma
Un altro problema riguarda le dieci persone che lavorano nella struttura, con contratti di diverso tipo. Contratti che potrebbero essere azzerati. Ora, di fronte alla minaccia dello sfratto, il movimento femminista romano sta manifestando da mesi, con l’appoggio delle realtà di sinistra della capitale e di alcuni giornali, come il manifesto, che hanno dedicato alla vicenda molta attenzione.
21 maggio 2018, sit-in al Campidoglio
Il 21 maggio alle ore 18 è prevista una manifestazione in Campidoglio e altre mobilitazioni avverranno nei prossimi giorni. Si possono seguire le prossime mobilitazioni a questo link.
Clara Cobos Martín
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