MADRID. Probabilmente il 24 maggio del 2018 sarà una data da ricordare sui libri di storia della Spagna. In questa data è arrivata infatti la sentenza del tribunale Audiencia Nacional in merito allo scandalo Gurtel, la più grande trama di corruzione della storia democratica spagnola.
E i risultati sono chiari: non solo viene condannato a 30 anni di carcere l’ex tesoriere del PP, Barcenas, ed a 50 anni il “capo” della rete, Correa, ma è l’intero PP, il Partito Popolare di Rajoy, al governo dal 2011, ad essere condannato per essersi beneficiato di un enorme intreccio di corruzione.
In sostanza, il partito più votato alle ultime elezioni, al potere in Spagna dal 2011, è direttamente implicato in un enorme intreccio di corruzione che fa pensare ad una Tangentopoli spagnola.
Il PSOE presenta una mozione di sfiducia al governo
Le conseguenze di queste terremoto politico saranno probabilmente molto importanti. Il PSOE ha già presentato una mozione di censura per sfiduciare il governo attuale. Gli sviluppi potrebbero essere rapidi, e portare in breve ad una crisi di governo. Il governo Rajoy nato dalle elezioni del 2016 era infatti un esecutivo di minoranza, che andava avanti grazie all’appoggio di Ciudadanos e del PNV. La sua debolezza diventa ora ancora maggiore.
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