Madrid, indagine sulle lauree in Giurisprudenza di centinaia di italiani presso la URJC

Considerate la difficoltà per entrare negli Ordini degli Avvocati in Italia, almeno cinquecento studenti italiani si sarebbero rivolti alle università spagnole per ottenere le qualifiche necessarie per poter prendere il titolo in Spagna, così da poter convalidare automaticamente le procedure in Italia.

A erogare i titoli di studio utili ad esercitare la professione di avvocato sarebbe stata principalmente l’Università Rey Juan Carlos di Madrid, attualmente al centro di diversi processi giudiziari che coinvolgono importanti membri del Parlamento spagnolo, come ad esempio il presidente del Partito Popolare, Pablo Casado, che avrebbe ottenuto la laurea in Giurisprudenza nel tempo record di meno di 2 anni, o la ex presidentessa della Comunità di Madrid Cristina Cifuentes, che avrebbe ottenuto un master senza aver messo mai piede in aula né presentato la tesina finale (motivo per il quale si è dimessa ad aprile 2018).

Adesso un Tribunale di Madrid ha aperto un’inchiesta sulle “gite” a Madrid di centinaia di italiani aspiranti avvocati, che avrebbero ottenuto titolo ed iscrizione all’Ordine degli Avvocati di Madrid in tempi “record”, in maniera irregolare.

La “via spagnola” per diventare avvocati

Secondo alcuni studenti di giurisprudenza consultati, l’alternativa “via spagnola” per la consecuzione dei titoli era già conosciuta da anni. Tuttavia, le autorità spagnole cominciarono a indagare questa procedura nel 2016, quando un avvocato marocchino chiese in modo massiccio alla Polizia l’erogazione di carte di identità per stranieri, NIE, per cittadini italiani.

Come risultato di questa indagine, si scoprì che l’ordine degli avvocati di Madrid, a sua volta, aveva iscritto in modo massiccio molti cittadini italiani, che come unico requisito dovevano inoltrare telematicamente dei titoli di studio. Finita questa procedura, i neo laureati potevano esercitare la professione di avvocato in tutta Europa, compresa l’Italia.

Pochi mesi dopo, l’Osservatorio anti corruzione decise di denunciare i fatti al Pubblico Ministero spagnolo, adducendo che nel maggio 2016 si era celebrato un esame grazie al quale 500 studenti italiani avevano ottenuto la laurea in giurisprudenza in Spagna, al di là delle procedure ufficiali di equipollenza e convalidazioni dei titoli europei.

Finita la gita a Madrid, gli studenti italiani, previo pagamento di circa 11.000 euro totali, ottenevano tutti i titoli di studio necessari per ottenere il titolo di avvocato, schivando così le costose inconvenienze burocratiche italiane. 

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