
Il Congreso de los Diputados, il Parlamento spagnolo, ha approvato ieri a maggioranza la rimozione dei resti del dittatore Francisco Franco dal grande mausoleo del Valle de los Caìdos.
I resti verranno esumati e sepolti in un luogo ritenuto opportuno dalla famiglia. Ancora non è stata stabilita la data in cui avverrà l’esumazione, che dovrà comunque avvenire nei prossimi mesi.
L’iniziativa del governo Sanchez, attraverso un Decreto Legge, è stata approvata con i voti dei socialisti, di Unidos Podemos, ERC, PDeCAT, PNV, CC, Compromis, Nueva Canarias e Bildu. Determinanti quindi i voti della sinistra e dei partiti politici nazionalisti catalani e baschi.
PP e Ciudadanos si astengono
Il PP e Ciudadanos invece si sono astenuti perché questa misura, a loro parere, non sarebbe urgente e avrebbe come obiettivo “coprire l’incompetenza di Sanchez”. Il PP farà inoltre ricorso al Tribunale Costituzionale contro il decreto. Due deputati del PP hanno votato contro, “per errore” secondo la direzione del partito. I voti a favore sono stati 172, 164 gli astenuti.
Un caso unico nell’Europa occidentale
Si tratta di una notizia storica. Da molti anni si discute in Spagna su cosa fare del grande mausoleo alle porte di Madrid, dove oltre a decine di migliaia di caduti sia del bando repubblicano che nazionalista, si trova in una posizione di gran rilievo la tomba dell’ex dittatore. Una anomalia in Europa occidentale, dove i resti di nessun dittatore godono di un simile trattamento.
Il video della storica votazione (13 settembre 2018)
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