In questi giorni si compie il primo anniversario dall’approvazione delle “leggi di disconnessione” della catalogna dalla Spagna. Era il 6 ed il 7 settembre del 2017 quando la maggioranza indipendentista nel Parlamento catalano approvava delle leggi che spianavano la strada alla cosiddetta “disconnessione”, verso l’indipendenza della regione dal resto del paese.
Erano leggi incostituzionali, ed illegittime nel modo con cui vennero approvate, ma misero nero su bianco lo strappo istituzionale fra la Comunità Autonoma della Catalogna e lo stato centrale. Non si trattava più di manifestazioni o annunci: adesso gli indipendentisti passavano a una fase ben più agguerrita.
Settembre 2017, l’inizio di un autunno caldissimo
Era solo l’inizio di un autunno ad altissima tensione, il cui picco venne raggiunto a fine ottobre con la dichiarazione di indipendenza da parte dell’allora presidente del governo Puigdemont. Su El Itagnol abbiamo seguito le vicende dell’autunno catalano (ed anche le vicende dei mesi a seguire) con dirette, aggiornamenti continui ed approfondimenti, cercando di dare più informazioni e spunti di approfondimento possibile, su un tema complesso nel quale, come spesso accaduto in questi ultimi anni, ha giocato molto anche l’irrazionalità dell’opinione pubblica nello schierarsi da una parte o dall’altra.
Catalogna, e adesso che succede?
La situazione in Catalogna in questo autunno 2018 non è calda come lo scorso anno, ma rimane molto tesa. Al governo si trova Quim Torra, con una maggioranza indipendentista, ed ha tenuto banco negli ultimi giorni la questione dei “fiocchi gialli”.
Si prevedono nuove date calde nei prossimi giorni: l’11 settembre è la festa della Catalogna, la Diada, e si terrà a Barcellona la tradizionale manifestazione indipendentista. Negli ultimi anni hanno sfilato in questa occasione centinaia di migliaia di persone. Si prevedono anche sentenze giudiziarie a politici ed alte cariche che hanno avuto ruoli diretti lo scorso anno nello strappo indipendentista. Inoltre, l’attuale presidente del governo, Torra, ha più volte annunciato che l’obiettivo dell’indipendenza non è stato abbandonato. Insomma, si annunciano nuove settimane ad alta tensione.
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