Andalusia, primo test elettorale per il governo Sanchez: sconfitti i socialisti, entra l’estrema destra

L’apertura de El Paìs, nella sua versione digitale, la mattina del 3 dicembre 2018.

MADRID. Il 2 dicembre si sono tenute in Andalusia elezioni regionali anticipate, per il rinnovo del Parlamento. Per la prima volta in 36 anni, da quando è nata la Comunità Autonoma dell’Andalusia, i socialisti non hanno ottenuto la maggioranza per governare ed il centro-destra ha la maggioranza assoluta, grazie anche ai voti della new entry: il partito di estrema destra Vox.

Era dal 1982, anno della I legislatura andalusa, che i socialisti governavano la Comunità Autonoma senza interruzione. Unico caso in Spagna. Stavolta però, non solo i socialisti non hanno ottenuto la maggioranza, ma non potranno governare neanche con l’appoggio di Adelante Analucia, la coalizione che riuniva Podemos e Izquierda Unida regionali.

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Dall’altra parte invece, il PP e Ciudadanos potrebbero governare con l’appoggio del nuovo grande protagonista, il partito di estrema destra Vox. Vox, nato nel 2014 e praticamente inesistente sulla scena politica nazionale fino a ieri, è riuscito a sfruttare i venti di destra che soffiano in Europa capitalizzando il malcontento, e raggiungendo un incredibile 10,9% dei voti, con 12 consiglieri eletti. Un risultato “traumatico” per la Spagna, dove l’estrema destra non entrava in una istituzione dai tempi della Transizione. Adesso il PP, insieme a Ciudadanos e Vox, potrebbe governare l’Andalusia. La seconda alternativa è un patto fra socialisti e Ciudadanos, molto difficile però, anche vista la gran crescita del partito arancione, che ha ottenuto un lusinghiero 18,3% dei voti (nel 2015 era ferma al 9%).

I risultati elettorali in Andalusia

Il PSOE, Partito Socialista, continua ad essere primo partito nella regione più socialista di Spagna. Ma stavolta il 27,95% dei voti rappresenta un vero tracollo rispetto al 35,43% del 2015 e al 39,5% del 2012. Il Partido Popular (PP) è secondo partito ma esce davvero malconcio: la caduta lo porta quasi sotto la soglia del 20%. Nel 2015 sfiorava il 27%. Poi in terza posizione troviamo Ciudadanos, che arriva al 18% (nel 2015 si fermò al 9%). In quarta posizione Adelante Andalucia, con il 16%. Non bene per una coalizione di sinistra che riuniva Podemos e Izquierda Unida e che puntava ad altro. E infine Voz, con il 10,9 %.

 

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