MADRID. Le “pietre di inciampo”, arrivate in Spagna nel 2015, ricorderanno d’ora in poi anche le vittime del franchismo, e non solo del nazismo. Le Stolpersteine (“pietra di inciampo” in lingua tedesca), sono blocchi di pietra che vengono inseriti nel selciato delle città europee per ricordare le vittime delle deportazioni e dello sterminio nazista. Su questi piccoli blocchi di pietra, circondati da una placca di ottone, viene riportato il nome di una vittima del nazismo, la data di nascita e quella in cui è avvenuta la deportazione; poi vengono collocate vicino alla casa in cui viveva la vittima, o nel luogo in cui è avvenuto il sequestro.
Opera dell’artista tedesco Gunter Demnig
Questo monumento diffuso alla memoria delle vittime della persecuzione, è una iniziativa dell’artista tedesco Gunter Demnig. L’iniziativa è partita a Colonia nel 1992 ed ha portato nel giro di venticinque anni all’installazione di oltre 56 000 “pietre” in vari paesi europei. In Italia sono presenti centinaia di pietre di inciampo, la maggior parte a Roma, Torino e Venezia. In Spagna l’iniziativa è arrivata soltanto nel 2015, con la posa delle prime Stolpersteine a Barcellona. Finora il riconoscimento in Spagna era solo alle vittime della deportazione nazista, ma da ora le pietre ricorderanno anche le vittime del regime franchista spagnolo. Non è un passaggio secondario: viene infatti riconosciuta la relazione diretta fra la Germania nazista e la Spagna franchista. Per ora verranno messe 20 pietre di inciampo in diversi punti del comune di Maiorca ma seguiranno molte altre.
Lorenzo Pasqualini
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