
Nel mese di febbraio ricorre in Spagna l’anniversario della Battaglia del Jarama, uno degli episodi più sanguinosi della guerra civile spagnola. La battaglia andò avanti dal 6 al 27 febbraio del 1937 e vide scontrarsi i repubblicani, a difesa di Madrid, con il bando “sollevato” (definito anche “nazionalista”) capeggiato dal generale Francisco Franco. Almeno ventimila furono i morti. Un massacro di enormi proporzioni avvenuto a pochi chilometri dalla capitale spagnola.
La battaglia del Jarama scoppiò il 6 febbraio del ’37, quando le truppe di Franco (affiancate dall’esercito italiano e da quello tedesco inviati rispettivamente da Mussolini e Hitler) tentarono di prendere Madrid. L’obiettivo dell’attacco era la conquista della strada che collega Madrid con Valencia, oggi diventata autostrada (la A3): una operazione che avrebbe tagliato le comunicazioni alla capitale.
Una battaglia sulle rive del fiume Jarama
L’area dei combattimenti comprendeva alcuni municipi (oggi molto popolosi) della fascia sud orientale di Madrid, come Arganda del Rey, Rivas Vaciamadrid, Morata de Tajuña, Ciempozuelos, Seseña, San Martín de la Vega. La battaglia avvenne lungo le rive del fiume Jarama, che proprio in questa zona riceve le acque del Manzanarre (fiume di Madrid). Per questo la terribile battaglia del febbraio 1937 viene ricordata come “Battaglia del Jarama”.
La battaglia durò fino al 27 febbraio e venne combattuta in un’area che è stata risparmiata fino ad ora dalla cementificazione e della’espansione urbanistica degli ultimi decenni, parzialmente compresa nel Parque regional del Sureste. Ancora oggi in quest’area si possono trovare i resti di trincee e fortini, ultime vestigia di quello scontro armato.
Nessuno di questi resti è stato valorizzato, ed il loro stato peggiora anno dopo anno. Un incendio scoppiato nel luglio 2015 sul cerro de Coberteras, nei pressi di Rivas Vaciamadrid, ha aumentato i danni e si moltiplicano gli appelli delle associazioni per la memoria, affinché le istituzioni proteggano l’area valorizzandola con sentieri e pannelli illustrativi.
L’impegno di alcune associazioni per salvare i resti della Battaglia del Jarama
Negli ultimi due decenni associazioni che si battono per la memoria storica e per il riconoscimento della memoria del bando repubblicano (ad esempio Amigos de las Brigadas Internacionales, Espacios para la Memoria, Gefrema) si sono impegnate per la creazione di un parco storico che protegga i resti della Battaglia del Jarama.
Rivas Vaciamadrid ed il parco della memoria della battaglia del Jarama
Gli italiani delle Brigate Internazionali nella battaglia del Jarama

In questa durissima guerra di posizione a difesa di Madrid, presero parte fra i repubblicani anche migliaia di appartenenti alle Brigate Internazionali. Erano gruppi di persone (furono decine di migliaia) che venivano da tutto il mondo per difendere la Repubblica spagnola.
La Brigata Garibaldi, battaglione italiano, ebbe un ruolo importante durante la Battaglia del Jarama, difendendo il ponte di ferro di Arganda del Rey (esistente ancora oggi) ed impedendo così l’avanzata delle truppe di Franco.
La battaglia terminò il 27 febbraio con la momentanea vittoria dei repubblicani.
Le truppe franchiste avrebbero poi sferrato un nuovo attacco a marzo, nella famosa Battaglia di Guadalajara. La caduta di Madrid sarebbe avvenuta soltanto nel 1939, dopo anni di assedio.
L’inaugurazione del monumento alle Brigate Internazionali presso Vicalvaro
Le canzoni
La Battaglia del Jarama è stata una delle più sanguinose della guerra civile spagnola, e anche un simbolo vista la posta in gioco, che era non solo la capitale Madrid ma anche la vittoria o la sconfitta della democrazia di fronte al fascismo. A ricordarla vennero composte delle canzoni, come la ballata “Jarama Valley”, resa celebre dal cantautore americano Woody Guthrie e da Pete Seeger.
Lorenzo Pasqualini
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