MADRID. La grande giornata dell‘Orgoglio LGTBI a Madrid, si è conclusa ieri a tarda notte in un clima di festa generale. Centinaia di migliaia di persone hanno riempito per ore, dal pomeriggio fino a notte fonda, le strade centrali. Alle 18.30 è partito da Atocha il corteo per i diritti LGTBI, che quest’anno era più politico e rivendicativo di sempre per la crescita di consensi del partito di estrema destra Vox, che ha posizioni omofobe e parla con insistenza di “difesa della famiglia naturale”.
Il corteo ha percorso il Paseo del Prado da Atocha fino a plaza Colòn, mentre migliaia di altre persone affollavano le strade laterali, dal Congreso fino a Puerta del Sol. Una enorme festa, ma anche un corteo politico e non privo di tensioni.
Lo spezzone di Ciudadanos cacciato dal corteo
Quando infatti dopo le 20 le carrozze colorate si accingevano a partire da Atocha per la tradizionale “cabalgada” dell’Orgoglio, una enorme festa con musica e colori che ricorda un carnevale, lo spezzone del corteo con politici e simpatizzanti del partito Ciudadanos è stato bloccato in segno di protesta. Alcune decine di manifestanti si sono seduti a terra per impedire allo spezzone di Cs di proseguire il corteo. Alla fine, dopo un’ora e mezzo di blocco, mentre centinaia di migliaia di persone aspettavano invano il passaggio dei carri, la decisione: lo spezzone fuori dal corteo, scortato dalla polizia. I politici si sono allontanati mentre decine di persone fischiavano e gridavano frasi come “fascistas” o “fuera!”.
Il motivo della protesta contro Ciudadanos
Ciudadanos, che partecipava al corteo con un suo striscione e con la presenza di leader come Ines Arrimadas, è stato contestato per essersi schierato negli ultimi mesi con il partito di estrema destra Vox in diverse coalizioni di governo ed anche nella grande manifestazione di febbraio in piazza Colòn; Vox è una formazione che non ha mai nascosto la sua natura omofoba e di “difesa della famiglia tradizionale”.
Ciudadanos, che negli anni scorsi si candidava ad essere il partito di centro spagnolo, ha virato verso destra nel 2017, durante la crisi in Catalogna, per poi confermare il suo spostamento a destra con una serie di accordi di governo che riguardano anche Vox, ad esempio alla guida del governo dell’Andalusia o nella giunta comunale di Madrid.
I video della giornata – 7 luglio 2019
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