Quali sono le parole italiane di origine spagnola?

parole spagnole

Sono tante le parole di origine spagnola che sono entrate a far parte della lingua italiana, alcune sono presenti nel nostro lessico da molti secoli, tanto che si sono italianizzate e non sono più riconoscibili come parole straniere. Fra queste ci sono parole molto comuni come quelle che terminano in -iglia come maniglia, pastiglia o bottiglia per la quale alcuni studiosi propendono per un’origine francese. In realtà hanno tutte un’origine latina, lingua di origine comune, bottiglia infatti deriva dal latino boticula (piccola botte).

Appartengono al gruppo delle parole adattate da secoli anche “appartamento”, dallo spagnolo antico apartamiento (luogo appartato), torrone da turrón dal verbo turrar (arrostire). I torroni furono probabilmente introdotti a Napoli durante la dominazione spagnola. Allo stesso periodo risalgono borraccia, mattanza, sigaro, dispaccio. Risale al secolo XIX l’italianizzazione di rancho in rancio.

Altre parole spagnole sono entrate a far parte dell’italiano in tempi recenti ed hanno conservato l’ortografia e il suono della lingua originaria. Fra queste alcune ci sono arrivate dai film o dai libri: poncho, rodeo, sombrero, toreador, coyote (forse diffusosi attraverso i libri di Salgari), gringo, machete, pampa. Recentissime sono quelle che ci vengono dalla gastronomia: gazpacho, paella, tapas, tortilla, o da nuove abitudini come movida. Dalle tristi vicende latino-americane ci viene invece la parola desaparecido. Secondo uno studio specialistico curato da Tullio De Mauro venti anni fa le parole spagnole entrate a far parte della lingua italiana sarebbero più di mille!

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Alessandra G.

Nata a Roma nel 1951, è laureata in Biologia ed ha insegnato in scuole secondarie statali fino alla pensione.