La sentenza ai leader catalani divide ancora di più socialisti spagnoli e sinistra: le parole di Pablo Iglesias

pablo iglesiasMADRID. Uno dei motivi, forse il motivo principale, per cui non è mai nato un governo di coalizione fra socialisti spagnoli e la sinistra di Unidas Podemos, era la vicinanza della sentenza ai leader indipendentisti.

Nei mesi scorsi, lo ricordiamo, dopo le elezioni del 28 aprile, le forze progressiste erano arrivate a un passo dalla formazione di un governo, ma i socialisti si erano mostrati particolarmente ostili all’ipotesi di un ingresso di Unidas Podemos nel governo.

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La sentenza, che si attendeva da mesi e che era prevista ad ottobre (è stata poi dettata due giorni fa, il 14 ottobre), era l’evento più atteso e temuto. Secondo i socialisti avrebbe potuto minare fin da subito la stabilità di un eventuale governo PSOE-UP. Il motivo è chiaro in queste ore.

Sulla sentenza, sinistra e socialisti hanno due visioni opposte

Mentre Unidas Podemos si fa portavoce di una idea diffusa nella sinistra spagnola, e cioè una posizione critica con l’indipendentismo, ma critica anche con la mano dura dello Stato verso il movimento indipendentista, i socialisti stanno mostrando appoggio pieno alla decisione dei magistrati e minacciando mano dura in Catalogna nel caso in cui le proteste indipendentiste andassero contro l’ordine costituzionale. Non solo: nelle scorse ore il leader del PSOE, Pedro Sànchez, ha escluso l’ipotesi di un indulto ai leader catalani, condannati a pene che oscillano fra i 9 e i 13 anni di carcere.

Il leader di Pablo Iglesias ha affermato ieri che “non andrebbe escluso l’indulto” ai leader condannati. Ma Pedro Sànchez ha escluso qualsiasi ipotesi di indulto.

Insomma, la sinistra spagnola critica la sentenza, parla di “problema democratico” perché un problema politico (quello del secessionismo) viene trattato unicamente nei tribunali, e perché la sentenza stessa ha parlato di “assenza di violenza”, condannando però i politici a pene altissime, mentre i socialisti si allineano con le posizioni più dure verso l’indipendentismo, e di totale rispetto verso la decisione dei magistrati. La sinistra critica con forza l’utilizzo del reato di “sedizione” per condannare i leader secessionisti.

La posizione della sinistra anti-indipendentista spagnola è ben visibile anche nelle posizioni e negli editoriali di giornali come eldiario.es, Publico e Ctxt, di cui abbiamo parlato qui.

Insomma, si consuma in queste ore l’evidente divaricazione fra i socialisti spagnoli e la sinistra. Due forze politiche che avrebbero potuto governare insieme.

Bisogna ricordare che il fallimento delle trattative fra partiti porterà a una ripetizione delle elezioni il 10 novembre prossimo. Lì peserà molto l’effetto della sentenza sull’attualità spagnola. Si vedrà allora se lo spostamento a destra di Sànchez gli gioverà in termini di voti.

Iglesias: “si prepara un patto PSOE-PP”

Durante un comizio avvenuto ieri a Saragozza, Pablo Iglesias ha affermato che “si sta orchestrando un patto Psoe-PP”, quindi fra socialisti e destra, per governare insieme, visto che i due partiti avrebbero – secondo Iglesias – posizioni molto simili sulla Catalogna. Posizioni cioè favorevoli alla mano dura contro l’indipendentismo.

Iglesias ha criticato anche la sentenza, affermando che il reato di “sedizione” con il quale sono stati condannati i leader indipendentisti “è un reato autoritario incompatibile con la democrazia”.

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