MADRID. Circa 37 milioni di spagnoli hanno votato oggi, dalle 9 fino alle 20, per eleggere i nuovi rappresentanti alle Corti Generali. In particolare, per eleggere i 350 deputati del Congresso, e i 265 senatori del Senato.
Alle 18, l’affluenza al voto era del 56,86%, quattro punti in meno rispetto allo stesso dato del 28 aprile scorso.
Il dato finale di affluenza è del 69.87%.
Dalle 21 in poi, sono arrivati i primi risultati. Alle 22.15, con circa l’89% dei voti scrutinati, era ormai chiaro il quadro: il PSOE vince nuovamente le elezioni, al secondo posto cresce il PP, e la terza forza più votata è Vox. Il PSOE perde comunque tre deputati rispetto ad aprile, passando da 123 a 120 depuati. Il PP ne recupera 22, passando dai 66 di aprile agli 88 di oggi.
I dati che riportiamo qui sotto sono ormai quelli definitivi. Questo articolo è stato aggiornato più volte durante la serata elettorale.
PSOE vince, ma perde tre deputati rispetto ad aprile
Il blocco di sinistra resta davanti a quello di destra, ma si complicano ulteriormente le cose: se già non aveva i numeri per governare in autonomia ad aprile, ora la strada è ancora più in salita.
Vox: terza forza politica del Parlamento
La novità come dicevamo è la forza politica che guadagna il terzo posto: il partito di destra radicale Vox ottiene 52 deputati. Ad aprile ne aveva ottenuti 24. Vox diventa terza forza politica del Parlamento spagnolo.
Da segnalare anche la fortissima perdita di voti per il partito Ciudadanos, un vero tracollo. Cs passa dai 57 deputati di aprile ai 10 di oggi.
Unidas Podemos perde 7 deputati, Màs Paìs entra in Parlamento
Unidas Podemos perde voti rispetto ad aprile, ma non è un tracollo. Sette deputati in meno. Ora ne ha 35, ne aveva 42. Da segnalare i 3 deputati ottenuti da Màs Paìs, la formazione nata pochi mesi fa fa una scissione di Podemos.
Il blocco della sinistra avanti di otto punti, ma senza maggioranza
Il blocco dei partiti di sinistra (Socialisti – PSOE-, Unidas Podemos e Mas Pais) ottiene dieci deputati in più rispetto al blocco della destra (PP, Vox e Ciudadanos). Il problema è che la somma dei deputati si ferma a 158, ben lontano dalla maggioranza assoluta (176).
Meglio del blocco di destra, sì, che si ferma a 150 deputati, ma con remote possibilità di governare.
23 deputati indipendentisti catalani in Parlamento
Da segnalare anche l’aumento dei voti per il blocco dei partiti nazionalisti regionali (baschi e catalani). La novità è anche l’ingresso nel Parlamento spagnolo di 2 deputati del partito “anticapitalista” ed indipendentista catalano, CUP. Sommati ai 13 deputati di ERC e agli 8 di Junts per Cat, il blocco dei partiti separatisti catalani arriva a ben 23 deputati.
Ci sono poi i 7 deputati del PNV (il Partito Nazionalista Basco) e i 5 di EH-Bildu, la sinistra basca.
La ripetizione elettorale consegna ancora un Parlamento frammentato: più difficile una maggioranza, e boom di voti per la destra radicale
La ripetizione elettorale, a sei mesi dal 28 aprile, consegna nuovamente uno scenario di frammentazione e di difficoltà a formare maggioranze. Lo scenario, invece di semplificarsi, si complica per il blocco del centro-sinistra, che aveva fallito nei mesi successivi al 28 aprile nel tentativo di formare un governo.
La novità è che un partito di destra radicale, che ha fra i punti programmatici la messa in discussione di alcuni punti cardine della democrazia spagnola attuale, ha ottenuto oltre 50 deputati, diventando terza forza politica.
I risultati in percentuale
Da segnalare che i partiti nazionalisti regionali, pur ottenendo percentuali di voto basse rispetto al totale nazionale, ottengono maggior numero di deputati grazie al sistema elettorale spagnolo, disegnato in modo tale da dare rappresentanza alle forze politiche con forte appoggio elettorale locale, come accade in Catalogna e Paesi Baschi.
PSOE. 28% – 120 deputati
PP. 20,82% – 88 deputati
Vox. 15,09% – 52 deputati
Podemos.IU (Unidas Podemos) 12,84% – 35 deputati
Cs. 6,79% – 10 deputati
ERC-SOBIRANISTES (separatisti catalani). 3,61% – 13 deputati
Màs Paìs. 2,3% – 3 deputati
JxCat (separatisti catalani). 2,19% – 8 deputati
PNV (Partito Nazionalista Basco). 1,57% – 7 deputati
Eh-Bildu (sinistra basca). 1,15% – 5 deputati
CUP (indipendentisti catalani di sinistra). 1,01% – 2 deputati
Altri partiti locali, fra cui il BNG (Blocco Nazionale Gallego), Partito Regionalista Cantabro, formazioni politiche delle Canarie, della Navarra o la formazione Teruel Existe, 1 deputato ciascuno.
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