
MADRID. Il 14 dicembre a Madrid si terrà la mobilitazione spagnola del movimento delle sardine, il movimento nato poche settimane fa in contrasto al messaggio della Lega di Matteo Salvini. Il 14 dicembre alle 17 si terrà una concentrazione presso la Puerta del Sol, la più famosa piazza madrilena, in pieno centro.
Lo slogan è “la Spagna non si Lega”, accompagnato da “somos màs que voxotros”, in riferimento al partito di estrema destra spagnolo. In piazza si canterà Bella Ciao, lo storico inno antifascista cantato anche in Spagna fin dagli anni ’60. Verranno inoltre raccolte scatole di sardine per beneficenza.
L’articolo in spagnolo: “Bella Ciao en la Puerta del Sol”
L’intervista ad alcuni degli organizzatori
La mobilitazione delle sardine, a Madrid, è nata dal basso come accaduto in Italia. Intervistato da El Itagnol, Erik Zanon, il creatore della pagina Facebook “6000 Sardine a Madrid“, parla di un rapido successo sui social: “nel giro di pochi giorni dalla creazione, il gruppo aveva già raccolto 300 adesioni”. “Ho visto che a New York era stato creato un evento del genere, e mi sono detto, perché non anche a Madrid?”.
La pagina è nata lo scorso 26 novembre, ed oggi, a dieci giorni di distanza, le adesioni continuano a crescere: sono più di 500. Non c’è una struttura organizzativa statica: ci si coordina sulle reti sociali e su Whatsapp. L’obiettivo principale, ora, è il successo della mobilitazione del 14 dicembre. Poi si vedrà. La mobilitazione rientra in un fitto calendario di manifestazioni che si terranno in tutta Europa.
Il 14 dicembre dalle 17 in Puerta del Sol
Gli organizzatori, un gruppo di una decina di italiani che vivono a Madrid e che prima del 26 novembre non si conoscevano fra loro, stanno mettendo a punto l’organizzazione dell’evento. L’autorizzazione per la piazza è arrivata pochi giorni fa, ed è stata salutata con soddisfazione dagli organizzatori: la Puerta del Sol è la piazza emblematica delle proteste di piazza a Madrid. Ottenerla, per una manifestazione di un movimento nato in Italia, è già di per sé un successo.
Piazze piene da Bologna a Modena: è nato il “movimento delle sardine”
La concentrazione è prevista a partire dalle 17, dalle 18 inizieranno gli interventi, in linea con gli orari e le abitudini della capitale spagnola.
“Somos más que VoxOtros”
Si è lavorato anche per estendere il messaggio anche alle realtà spagnole, come mostra uno degli slogan con cui è stata lanciata la manifestazione, con l’hashtag #somosmasquevoxotros. L’obiettivo principale è mostrare che non solo in Italia ma anche all’estero c’è una rete di persone che crede “nella politica del rispetto e non del disprezzo” – questo si legge nel comunicato di presentazione della mobilitazione madrilena – “nel pensiero dettato dalla testa e non dalla pancia, nella diversità come elemento di miglioramento della società”.
“Contro la politica dell’odio”
Una mobilitazione che va contro la “retorica populista” di questi ultimi anni, contro “la politica dell’odio”, impersonata da politici come Matteo Salvini, Le Pen, Abascal (leader di Vox in Spagna), Trump, Orban, “utilizzando arte, bellezza, non violenza, creatività e ascolto”.
Secondo gli organizzatori, intervistati per El Itagnol, “tutto ciò che rientra nelle tematiche ambiente, antifascismo, lotta alla disuguaglianza, uguaglianza di genere, è più che benvenuto”. E’ anche una mobilitazione contro chi vuole far politica dando risposte semplici a cose complesse, “contro l’ideologia della semplificazione”. Lo slogan “non abbocchiamo”, spiega un altro degli organizzatori, Francesco Cuccuini, che da tempo fa politica a Madrid dentro un circolo politico locale, viene usato perché “questi movimenti populisti radicali, canalizzano l’odio per usarlo come maschera per togliere diritti”. “Trovano un nemico contro cui scagliarsi, e poi sono i primi a tagliare le tasse ai redditi più alti”.
Lorenzo Pasqualini
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