MADRID. A poche ore dalla fine del 2019 e del decennio degli anni Dieci, sembra che si siano sbloccate le cose e la Spagna si avvia verso un nuovo governo. Dopo quasi un anno senza un governo pienamente in funzione, un nuovo esecutivo potrebbe insediarsi fra il 2 ed il 5 gennaio, quindi prima dell’Epifania e nel pieno delle celebrazioni per i Re Magi, molto sentite in Spagna.
Accordo fra PSOE e Partito Nazionalista Basco
Poche ore fa è avvenuto infatti l’accordo fra PSOE e PNV (il Partito Nazionalista Basco), che rende più facile le cose per l’insediamento del governo PSOE-UP. Il 12 novembre, lo ricordiamo, il partito socialista (PSOE) e Unidas Podemos (UP) avevano firmato un patto per governare insieme il paese. Avevano però bisogno, per ottenere la fiducia nel voto di insediamento, dell’astensione di alcuni partiti.
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Uno di questi è ERC, partito storico della sinistra catalana, da alcuni anni nel fronte indipendentista. Le trattative sono andate avanti per mesi e sono ormai arrivate quasi alla fine. Anche il partito della sinistra basca Eh-Bildu dovrebbe astenersi per permettere l’insediamento di un governo di centro-sinistra. Il nuovo governo avrà come presidente Pedro Sànchez, già presidente dal giugno 2018 e fino ad ora presidente “facente funzioni”. Sarà un governo “debole”, ma allo stesso tempo vedrà l’ingresso nell’esecutivo della sinistra per la prima volta nella storia democratica spagnola.
Lorenzo Pasqualini
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